l'immagine di piazza s. giovanni delle migliaia di lavoratori che hanno partecipato alla grossa manifestazione contro guerra e carovita di roma 3 dicembre
REPORT DAL CORTEO DI ROMA - da parte di operai Slai cobas sc.
La partenza è stata comune, l’arrivo separato, ma migliaia di lavoratori hanno portato la loro battaglia quotidiana nella piazza contro il governo.
La maggior parte dei lavoratori era della logistica, un bel pezzo dei lavoratori delle campagne con l’Usb, 4 striscioni dalle fabbriche metalmeccaniche.
Le presenze sono state circa 10.000 in totale: dei sindacati di base, oltre Sicobas e Usb, vi era SGB, lo Slai cobas sc con una delegazione da varie città e fabbriche, in particolare Tenaris Dalmine, Acciaierie d’Italia Taranto; quindi il Movimento disoccupati 7 novembre, Fgc, studenti dell’Osa e di Cambiare rotta, e presenze politiche solidali di orientamento comunista rivoluzionario e realtà di movimento, compagni anarchici contro la condizione detentiva di Alfredo Cospito 41bis...


Rispetto alla conclusione e al fatto che solo il Sicobas e la sua area è entrata nella piazza finale, mentre l’Usb si è fermata prima portando di fatto a 2 comizi finali separati. va detto a quanto abbiamo potuto verificare che una parte del corteo dell’Usb fino alla fine non si è resa conto della dinamica e del motivo (così come è sembrato lo stesso tra giovani di Osa e Cambiare rotta) del perché si è fermato prima e non è andato in piazza.
Questo è stato frutto di dissidi che si erano già manifestati e che si sono solo fittiziamente ricomposti alla partenza. La manifestazione non ha nemmeno realizzato il livello di unità dell'intersindacalità che gli organizzatori si erano dati.

Questo è stato fortemente al centro dell’intervento del compagno operaio della Tenaris/dalmine di Bergamo fatto dal Tir durante il corteo che indicato la via della lotta politica e sociale con la prospettiva del potere operaio -
Una 'immagine (di piazza San Giovanni) che parla più di tante parole: non siamo in grado di quantificare in maniera precisa quanti eravamo, ne ci interessa sparare numeri a caso; quel che certo è che in tante, proprio tante migliaia abbiamo invaso Roma.
Dietro al tir del SI Cobas, oltre ai nostri lavoratori e a vari coordinatori provinciali, si sono alternati numerosi interventi di altre realtà del sindacalismo di base e dei movimenti sociali e politici anticapitalisti: Disoccupati 7 novembre, Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria, FGC, Fronte Comunista, Sgb, Slai Cobas sc, le realtà solidali con Alfredo Cospito e contro il 41 bis, una delegazione del Mlpd dalla Germania, i saluti a distanza del sindacato Solidaires della Francia e della CGT spagnola (aderenti alla rete sindacale internazionale "Solidarietà e Lotta") e del fronte dei lavoratori dell'Ucraina.
Guerra, caro-vita, attacco ai salari e al reddito di cittadinanza, repressione delle lotte e delle conquiste sociali e civili: questi i temi centrali del corteo, e sui quali costruire e praticare un'opposizione di classe.
Una grande giornata di lotta operaia, anticapitalista e internazionale.
È questa la nostra idea concreta di fronte unico di classe.
È su queste basi, in continuità con le lotte e con i percorsi unitari messi in piedi negli ultimi anni, che intendiamo continuare a lavorare.
Lavorando quotidianamente per restituire protagonismo ai lavoratori.
SI Cobas nazionale
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