sabato 3 dicembre 2022

pc 3 dicembre - Editoriale del foglio di dicembre di proletari comunisti distribuito oggi alla manifestazione di Roma

Contro il Governo Meloni, Governo dei padroni,

Governo moderno-fascista

Unità Lotta Organizzazione

Resistenza Lotta di classe Fronte Unito

Sono bastate poche settimane perchè il nuovo governo dimostrasse la vera natura.

In economia, Meloni dichiara “La priorità sono le imprese... Non disturbare chi produce”, e approva la legge di Bilancio, tutta a sostegno dei padroni e del cosiddetto “ceto medio”, vale a dire media borghesia proprietaria o travestita da “lavoro autonomo”, bottegaia e parassitaria.

Una legge di Bilancio che punta sulla sanatoria fiscale e attacca frontalmente i poveri, senza naturalmente dare nulla agli operai, ai lavoratori, alle lavoratrici, alle masse popolari, attaccate dal carovita, da condizioni di vita e di lavoro sempre peggiori, dalla precarietà e dalla disoccupazione. Tutta la demagogia sulle bollette si traduce in poche briciole per una minoranza ultra povera e nulla di sostanziale per la maggioranza delle masse popolari.

E’ necessario opporre lotta e resistenza. Ma la migliore difesa è l’attacco.

Vogliamo forti aumenti salariali nelle fabbriche e in tutti i posti di lavoro; vogliamo blocco

delle bollette o il ristoro di un bonus di almeno 500 euro; vogliamo il blocco del prezzo della benzina e la gratuità della scuola e dei servizi sociali, in primis delle spese sanitarie.

Vogliamo che non si tocchi il Reddito di cittadinanza e si faccia la legge sul salario minimo, ad almeno 10 euro netti. Vogliamo l’integrazione generale della cassintegrazione

Vogliamo un nuovo blocco dei licenziamenti e difendiamo strenuamente sui posti di lavoro le norme di sicurezza.

Sul fronte della repressione, l’odioso decreto Piantedosi contro i ‘rave’ ha mostrato a tutti subito che siamo di fronte ad un governo forcaiolo e fascista che con la scusa dei rave attacca le manifestazioni, le assemblee, le occupazioni, le libertà democratiche e sindacali; mentre d’altro canto avanzano le misure a difesa dei corrotti e corruttori.

Il governo ha pagato subito la “cambiale” ai suoi elettori tra cui vi è un’alta percentuale di novax, fascisti e reazionari. Ha di fatto disincentivato la vaccinazione lasciando campo libero alla pandemia, meno mortale ma in via di estensione, mentre taglia i fondi alla sanità.

Sul fronte della scuola, il Ministro più reazionario e fascista della storia del dopoguerra ha scatenato una vera offensiva ideologica, culturale, pratica contro gli studenti, puntando ad un ripristino della scuola di classe degli inizi del ‘900 e cominciando a imporre nella scuola il ‘pensiero unico’ della conservazione reazionaria e della rivalutazione del fascismo storico. Nello stesso tempo l’alternativa scuola-lavoro che produce morti tra gli studenti diventa condizione, con il ripristino dei test invalsi per l’accesso agli esami di maturità.

Il movimento degli studenti ha risposto con la ripresa delle lotte e delle occupazioni in alcune università, ed è una prima linea nella lotta contro questo governo.

Infine, quello che dal nostro punto di vista è più grave, il governo Meloni è il governo dell’imperialismo, legato mani e piedi all’imperialismo Usa e più oltranzista insieme alla Gran Bretagna dei governi Nato nell’attuale contesa inter imperialista in Ucraina. Più spese militare, più legame organico tra industrie della guerra, economia e politica, rappresentata “magistralmente” dal Min. della guerra, Crosetto; più partecipazione diretta con soldati e armi di ogni genere e tipo nel teatro di guerra dell’Ucraina e nel Mediterraneo.

Con la triade Meloni, Salvini, Piantedosi è ripresa la politica antimmigrati con il blocco navale sostanziale, in violazione di tutte le norme di Onu e UE, e Costituzione italiana. Con razzismo, neocolonialismo e violazione dei diritti umani, attacco alle Ong e a tutti coloro che sono dalla parte della solidarietà, accoglienza, diritto d’asilo e libertà di circolazione.

Su tutti questi fronti è necessaria una mobilitazione quotidiana e prolungata, denuncia e lotta d’avanguardia e di massa, fronte unito, per creare le condizioni di un vero sciopero generale che abbia la forza e la capacità di mettere in crisi questo governo e di alzare il tiro dello scontro di classe.



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