Mentre siamo allo scrutinio di circa metà delle sezioni, a Palermo, il centrodestra unito (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima l’Italia, Udc, Noi con l’Italia, Nuova Dc, Moderati per Lagalla, Lavoriamo per Palermo, Alleanza per Palermo e anche con il sostegno di Italia viva), dopo mesi di scontri interni su diversi nomi, può festeggiare la vittoria del suo candidato Lagalla a sindaco di Palermo in queste elezioni amministrative, grazie anche ad una legge elettorale che permette di vincere al primo turno con il 40%.
Certo, visto che si tratta di numeri, non si può fare a meno
di citare il dato storico negativo dell’affluenza: sono andati a votare circa
227mila elettori su 544.000 aventi diritto, praticamente il 41%!,la minoranza.
Mai si era vista un’affluenza così bassa! La maggioranza dei palermitani
non ha voluto saperne di partecipare.
Possiamo dire che le premesse per questo rifiuto del voto c’erano tutte: dagli arresti di due esponenti dei partiti che sostengono Lagalla, con tutto lo strascico delle chiacchiere sulla “vera” antimafia – e in
questo senso si può dire infatti che l’arresto dei due politici per mafia non ha inciso sul voto -, ad una campagna elettorale fatta da vecchi politici/politicanti che si sono riempiti la bocca di fumose promesse, ma soprattutto la disastrosa gestione delle amministrazioni locali che portano ad un peggioramento della condizione generale di vita e di lavoro, e Lagalla è stato più volte amministratore e assessore!L’elezione di Lagalla, perciò non è una buona notizia per
lavoratrici e lavoratori e le masse popolari della città che già hanno a che
fare ogni giorno con mille problemi (dalla disoccupazione, alla mancanza di
case, scuole, sanità e servizi…) e che adesso dovranno organizzarsi e lottare
ancora di più visto che avranno a che fare con una amministrazione che si
rivolgerà e si metterà apertamente al servizio delle aziende come ha detto lo
stesso Lagalla.
Mentre la sua elezione è di sicuro una buona notizia per quella
borghesia (mafiosa) che avrà a disposizione gli uffici del Comune a cominciare
da quello dell’Urbanistica/Edilizia (a questo si riferiva esplicitamente uno
dei politici arrestati per scambio di voto politico/mafioso) e più in generale
tutti quegli uffici che si dovranno occupare di come spendere i tanti soldi del
Pnrr in arrivo… soldi che toglieranno le castagne dal fuoco al futuro sindaco,
visto che le casse dei comuni sono sempre in rosso.
E infatti tra le prime cose che ha detto di voler fare, Lagalla, c’è il risanamento del bilancio, ma ha aggiunto che per avere più soldi si devono fare pagare le tasse a chi ancora non le ha pagate, e cioè in buona parte ai più poveri, a chi non le può pagare!
Poi viene l’attacco al reddito di cittadinanza (come ha
fatto tutto il centrodestra), che in città viene percepito da circa 100mila
persone! su circa 630 mila abitanti, perché il “modello attuale”, dice
Lagalla, non funziona e quindi vuole utilizzare i percettori del reddito di
cittadinanza per lavori di pubblica utilità; praticamente facendo lavorare persone
già in difficoltà per una miseria di sussidio! E per non illudere quei
disoccupati o giovani costretti ad emigrare che sono in cerca di un lavoro,
dice che non tocca al sindaco dare posti di lavoro!
Ciò che ha detto ancora più chiaramente nel suo programma, Lagalla,
è che vuole favorire il partenariato pubblico-privato, per esempio nella
gestione dei rifiuti: cioè il pubblico mette i soldi e il privato incassa
i profitti! Non solo ma la gestione privata dei servizi porta per forza ad
un aumento dei prezzi.
Il cosiddetto centrosinistra dal canto suo, Pd e M5S insieme, non sono arrivati al 30 per cento nonostante la denuncia di tutto quello
che è successo: dagli hacker telematici che hanno mandato in tilt i computer
del Comune, alla rinuncia all’ultimo minuto di centinaia di presidenti di
seggio e qualche migliaio di scrutatori, alla partita del Palermo nello stesso
giorno, agli arresti, come detto, dei due candidati del centrodestra per
scambio di voto mafioso di qualche giorno prima! Ma prima si era perso per mesi
nella ricerca di un candidato presentabile, e a quanto si vede non è bastato
nemmeno l’impegno dell’ex sindaco Orlando!
Un risultato che conferma quanto nessuno dei due
schieramenti della borghesia, qualsiasi nome si diano, non rappresenta i
bisogni e le necessità delle masse popolari di questa città.
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