martedì 14 giugno 2022

pc 14 giugno - Nella guerra interimperialista si rafforzano i rapporti tra lo Stato imperialista italiano e lo Stato nazisionista israeliano mentre il popolo palestinese risponde aumentando la sua resistenza


Draghi, Israele paese amico, rafforziamo collaborazione. E' un partner fondamentale

“Israele-Italia sono due economie complementari” - in questo articolo l'ambasciatore anticipa i temi della visita di Draghi

Una complementarietà - spiega Sergio Barbati ambasciatore d’Italia a Tel aviv - sulla quale si può costruire ancor di più nel futuro". il settore energetico è al primo posto, anche per la crisi in ucraina: "c'è molta attenzione ai giacimenti di gas israeliano. E sono diversi i progetti, incluso quello del gasdotto eastmed, ora esaminati con maggior senso di urgenza. le reti infrastrutturali presenti e possibili in Israele nell'ambito della geopolitica delle infrastrutture fanno di questo paese un hub per l'intera regione, nella quale l'Italia ha consolidati interessi".

"Questo - dice in un'intervista all'Ansa - è il momento per riprendere i progetti in cantiere e programmi intensi di visite, già avviate con l'arrivo dei ministri dello sviluppo economico Giorgetti e del turismo Garavaglia, e in prospettiva per svolgere il quinto vertice intergovernativo, presieduto dai premier dei due paesi".

Gli interventi ricompresi dal Pnrr, a giudizio dell'ambasciatore, offrono poi nuovi campi alla storica collaborazione con Israele.

Va ricordato che nei primi tre mesi dello scorso anno, Israele è stato il terzo mercato di esportazione dell'Italia nell'area mena. "C'è stata anche una significativa ripresa dell'interscambio con un +26% rispetto al 2020".

Tra i risultati della collaborazione bilaterale, Barbanti ha citato l'accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica (finanziato con 2,5 milioni per parte) con oltre 200 progetti e la terza edizione di 'accelerate in Israel' per start-up italiane (promosso con Ice, Intesa San Paolo, Innovation center e Camera di commercio Israele-Italia).

Jenin resiste!!!

Jenin - nessun raid delle forze di occupazione israeliane (iof) a Jenin e al suo campo profughi può

rimanere senza risposta da parte dei combattenti della resistenza palestinese. Negli ultimi mesi, le operazioni di resistenza sono aumentate nel campo profughi di Jenin e nelle città circostanti, inclusi scontri armati e attacchi a fuoco contro i checkpoint delle iof. 

La resistenza armata a Jenin è aumentata in modo significativo, soprattutto in seguito alla battaglia della spada di Gerusalemme a Gaza e agli attacchi israeliani a Gerusalemme occupata. Il 13 maggio un funzionario israeliano è morto per le ferite riportate durante gli scontri armati nel campo profughi di Jenin.

Le fazioni di resistenza palestinesi a Jenin hanno formato una camera di resistenza congiunta per  rafforzare il coordinamento sul campo. I combattenti della resistenza palestinese sottolineano che la resistenza armata è l'unica opzione per risolvere la causa palestinese.

Le autorità di occupazione israeliane hanno espresso preoccupazione in più occasioni per l'apparizione pubblica dei combattenti della resistenza nel campo di Jenin, nonostante la stretta presa di sicurezza e l'efficace coordinamento della sicurezza con l'autorità palestinese. A Jenin scoppiano spesso scontri armati per sventare le campagne di arresto israeliane contro i palestinesi "ricercati".

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