Serve rilanciare la lotta e l'organizzazione della rete nazionale per la salute e sicurezza sui posti di lavoro e sul territorio con una mobilitazione permanente, per mettere fine a questa guerra serve una rivoluzione politica e sociale che metta al primo posto la vita degli operai e non il profitto dei padroni.
Denunciamo il ruolo di governo e istituzioni che sono complici di questa situazione, ultimo questo governo di fascio-razzisti e ingannapopolo Lega/5Stelle che con la politica del "prima i padroni" ha portato al taglio del pagamento delle tariffe Inail per i padroni, quasi mezzo miliardo di euro in tre anni dei fondi che servono a incentivare gli imprenditori a migliorare la sicurezza sul posto di lavoro, ha dato ai giudici una discrezionalità totale nella valutazione delle responsabilità dei padroni negli infortuni.
Per questo rispediamo al mittente e ci fanno schifo le dichiarazioni del presidente leghista della regione lombardia che detiene il primato delle morti sul lavoro: "Il presidente Attilio Fontana e l'intera Giunta regionale esprimono cordoglio e vicinanza ai familiari delle due persone decedute oggi sul lavoro a San Giuliano Milanese e a Rivolta d'Adda", ha scritto in una nota la Regione Lombardia... Da parte nostra l'impegno, sia in tema di controlli, sia per quanto attiene alla prevenzione, è e continuerà a essere costante".
In poche ore tre morti sul lavoro
Tre tragedie nell'Aquilano, nel Milanese e nel Cremonese
(Ansa)
Sono tre gli incidenti mortali sul lavoro che si sono verificati nelle ultime ore. Il primo in un cantiere
di Barete, nell'Aquilano. Un ragazzo di 33 anni, Alessandro Pacifici, ha perso la vita mentre stava facendo dei lavori nel magazzino della ditta di famiglia. Stava facendo manutenzione ad un rimorchio adibito al trasporto di grosse attrezzature edili quando, per motivi da chiarire, è rimasto schiacciato sotto il mezzo con cui stava lavorando.
A SAN GIULIANO MILANESE - Tragedia anche a San Giuliano Milanese dove un uomo di 40 anni è morto mentre stava lavorando sul tetto di un capannone della zona industriale. A un tratto è caduto dal tetto, facendo un volo di quasi 12 metri. Sul posto sono intervenuti il 118, con un'eliambulanza, e la polizia locale di San Giuliano: ogni tentativo di rianimare il 40enne è stato vano.
NEL CREMONESE - Un agricoltore di 62 anni è morto invece a Rivolta d'Adda, in provincia di Cremona. L'uomo è stato colpito al torace da un tubo di raffreddamento di un trattore, esploso per la forte pressione, ed è stato trovato in arresto cardiocircolatorio dal personale del 118, intervenuto sul posto.
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