Circa 3000 persone hanno attraversato le strade di Melendugno per gridare il proprio NO a un'opera dannosa, inutile, pericolosa. Già nei giorni scorsi si annunciava una settimana epocale per il movimento popolare nato dal basso contro il gasdotto che dovrebbe arrivare sulle coste salentine.
Domenica scorsa una grossa assemblea aveva coinvolto e raccolto la solidarietà di centinaia di persone nel pieno centro di Lecce, raccontando di un territorio ormai completamente in balia delle forze dell’ordine da 60 giorni, con il futuro cantiere circondato da filo spinato e gli abitanti della zona sistematicamente intimiditi a ogni cenno di protesta. A inizio settimana è arrivata l’adesione allo sciopero contro il TAP della quasi totalità dei commercianti di Melendugno che oggi hanno chiuso le saracinesche con il cartello “Chiudo per dignità. Noi non vendiamo la nostra dignità, noi non vendiamo la nostra terra. NO TAP” per potersi unire al corteo. Alle ore 7:00 di stamattina in centinaia di persone si sono ritrovate al campo sportivo del paese, una fiumana di gente che si è ingrossata fino a raggiungere le tremila persone che sono arrivate fino a piazza risorgimento. Da lì i manifestanti si sono spostati fino al lungomare di San Foca, completamente blindato da centinaia di agenti in assetto anti-sommossa. Alcuni NOTAP sono però riusciti ad arrivare fino a ridosso della zona rossa dove sta ancora continuando la protesta. Nuove iniziative di lotta sono previste per il week-end dell’immacolata tra cui un grande corteo a Lecce con partenza da Porta Napoli.
Già qualche giorno fa i notap annunciavano che la consapevolezza tra la popolazione stava crescendo inesorabilmente così come la mobilitazione “ormai il vento è diventato Tempesta, e tutta la popolazione unita sta combattendo in una lotta epocale” e oggi concludono “uno tsunami si sta abbattendo su San Foca. Un'onda gigantesca di gente consapevole che la propria dignità ha un valore enorme”. E non si può che dar loro ragione quando aggiungono UNITI SI VINCE!
(Foto dalla pagina FB del MOVIMENTO NOTAP)
Già qualche giorno fa i notap annunciavano che la consapevolezza tra la popolazione stava crescendo inesorabilmente così come la mobilitazione “ormai il vento è diventato Tempesta, e tutta la popolazione unita sta combattendo in una lotta epocale” e oggi concludono “uno tsunami si sta abbattendo su San Foca. Un'onda gigantesca di gente consapevole che la propria dignità ha un valore enorme”. E non si può che dar loro ragione quando aggiungono UNITI SI VINCE!
(Foto dalla pagina FB del MOVIMENTO NOTAP)
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