alla manifestazione degli studenti per il primo
sciopero studentesco a livello nazionale.
gli organizzatori del centro sociale... hanno per prima cosa messo il
sound
siamo arrivati e abbiamo allestito il banchetto di libri e pubblicazioni comuniste con una bandiera...
In
tutto questo quelli del centro sociale ci guardavano con mal'occhio Quando eravamo li in piazza senza che ancora ci
fossero gli studenti hanno iniziato a scandire tali parole: Qui oggi in piazza
scendono gli studenti veri, quelli auto organizzati; poi.... senza partiti e
senza sindacati solo studenti auto organizzati.
Non
essendoci nessuno in piazza credo che quelle parole erano rivolte solo a noi, ma noi imperterriti abbiamo continuato a mantenere posizione con il banchetto, abbiamo capito
che se davamo fastidio la strada era quella giusta.
Dopo
di che sono arrivati i primi studenti medi..Qualche studente si è avvicinato e ha
guardato il banchetto incuriosito, uno ha pure chiesto se poteva sfogliare
qualche pagina del materialismo storico di Gramsci ..
Inizialmente
nel corteo si respirava aria pesante, intuivamo subito che la nostra presenza con
bandiera e cappellinoe dava fastidio, anche perché in mezzo
agli studenti eravamo un colpo nell'occhio.... bisogna portare in un corteo di questo tipo la differenza, a costo di essere
cacciati, perché solo così potremo dare il via alla lotta ideologica attiva. contro ogni ideologia di destra mascherata di 'sinistra' autorganizzazione .. ecc.
Quello chesi può notare ancora di più e che ormai in questi
cortei ci sono anche studenti reazionari e quasi fascisti, di odio verso la bandiera rossa. Qualcuno durante il corteo che guidava qualche scuola, andava
da qualcuno dei centri sociali e gli diceva che la nostra presenza non era gradita,
ma loro con aria di chi non può fare niente alzava un po le braccia in aria,
però ci guardavano male.
altri studenti invece ci hanno subito accolto bene
chiamandoci compagni. Infatti dopo che avevamo finito di dare i volantini anche alla
testa del corteo, ci siamo aggiunti con la bandiera a loro.
Durante
il corteo quelli del centro sociale...hanno sempre detto: Senza partiti e senza sindacati; Matteo
Renzi pezzo di merda;
Solo
quando ci siamo fermati qualche studente ha detto qualcosa
al microfono contro la "buona scuola" di Renzi e parlando anche delle condizioni
in cui sono ridotte le scuole...
Nel
frattempo arrivano i ragazzi di orientamento comunista. Chi li guidava
si avvicina subito e si presentano . Parlando un po di chi sono, poi si è
preso l'argomento su questi studenti quasi reazionari, presenti nel corteo , diciamo
che mettiamo in tavolo un problema reale e cioè la presenza del nero come
ideologia nel corteo studentesco. Decidendo che a breve si dovrà fare un
assemblea tutti insieme per discutere il fatto di far ritornare il rosso tra gli
studenti. Nel frattempo il corteo era quasi diviso tra noi e quelli "auto
organizzati".
Uno
cosa ho notato, che mentre io parlavo con loro è cioè quelli del cs erano morti, hanno capito
subito che la nostra passeggiata quel giorno non si limitava ai semplici
volantini.
Nel
frattempo uno studente si è avvicinato e i ha detto: Complimenti per
l'abbigliamento! dobbiamo lottare per il comunismo compagno!
Il
metodo compagni è giusto, ormai dobbiamo scendere in piazza per fare la
differenza e quindi essere pronti ad una guerra alle idee errate. Una guerra che
deve essere portata avanti strategicamente.
Quasi
alla fine del corteo alcuni studenti hanno deciso di staccarsi per arrivare
davanti la loro scuola a fare slogan. dicono che a loro
questo corteo non piace, perché non dicono niente di serio, ma fanno solo cori
da stadio dicendo sempre Matteo Renzi pezzo di merda. dicono anche che non
vogliono più partecipare a cortei organizzati dagli studenti medi, ma noi diciamo che questo è sbagliato e che bisogna partecipare perché
noi dobbiamo sostenere le lotte degli studenti, ma bisogna portate in essi la
giusta linea rossa, fino a quando non saremo proprio noi a guidare i cortei. Il
compagno con entusiasmo ha fatto cenno di aver capito.
Da
ora in poi è una lotta che insieme agli studenti non può più essere lasciata e abbiamo raggiunto gli studenti
all'istituto (tra pioggia e vento, ma l'entusiasmo a piedi di piombo superava
anche questo). Avevano da poco finito gli slogan, ma poi mi sono fatto
raccontare e mi hanno fatto vedere le foto.
Con
entusiasmo
Saluti
di lotta!
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