Sanremo outlet, "papà Renzi" consulente del re del lusso
Il progetto di "The Mall" a SanremoFa discutere il ruolo di Tiziano Renzi in incontri istituzionali anche con il sindaco che però dice:"Solo alla fine ho saputo chi era"
Non sono decisamente fortunate le avventure imprenditoriali in terra di Liguria di Tiziano Renzi, padre del presidente del Consiglio Matteo.
Se a Genova le conseguenze sono state giudiziarie, per l’operazione outlet Sanremo il vespaio suscitato dal ruolo di super consulente, e dai suoi incontri istituzionali, del genitore
del premier è di natura politica.
Il caso riguarda la realizzazione di un outlet del lusso nella zona di Valle Armea, tra Sanremo e Arma di Taggia, della catena The Mall che già ne possiede uno a Firenze. A Sanremo il progetto viene portato avanti dalla srl Immobiliare Armea con sede a Firenze. Il suo presidente è Remi Leonforte, che è anche consigliere di Kering Italia a sua volta controllata dal gruppo di Francois Henry Pinault, il re mondiale del lusso, a capo di un impero che comprende, tra i tanti, marchi come Gucci e Yves St Laurent.
Va però detto che Immobiliare Armea, capitale di 10 mila euro, risulta interamente posseduta da una società anonima del Lussemburgo, Medel Investment, che a luglio è stata per altro messa in liquidazione con procedura affidata ad un manager calabrese residente a Londra, Carmine Rotondaro.
L'imprenditore toscano è venuto più volte a Sanremo in compagnia dei vertici della società che vuole realizzare The Mall, partecipando anche a incontri istituzionali.
Lo conferma Biancheri, sindaco di una maggioranza di centro sinistra: «In effetti in primavera Renzi era assieme ai manager venuti da Firenze. Che ci faceva a Sanremo Renzi senior? «Da quanto ho capito — continua il sindaco — ha un ruolo di consulente per gli aspetti riguardanti il marketing. In particolare di come organizzare le trasferte dei croceristi da Savona, Genova e Costa Azzura all'outlet».
Ma se il sindaco non ha avvertito pressioni, in città i malumori si sono diffusi. Di certo non tra i consiglieri del centrodestra, che all'outlet sono assolutamente favorevoli.
L'affaire Renzi non è un buon viatico per un progetto già segnato dalle polemiche e portato in votazione con una procedura assai rapida iniziata nell'aprile scorso. In precedenza aveva fatto discutere il fatto che ad occuparsene, in Comune, era una funzionaria, Rita Andena, moglie del commercialista Lusiano Bottino a cui si era affidato il gruppo The Mall. Andena aveva segnalato ai superiori con una lettera il suo possibile conflitto di interessi.
«Ho chiesto al segretario generale di analizzare il caso — spiega il sindaco — e pur non ritenendo che vi siano gli estremi per inficiare la pratica, credo che una segnalazione sia stata trasmessa in procura per eventuali accertamenti».
Nessun effetto aveva sortito anche la lettera di protesta della Confcommercio che evidenziava pesanti rischi per il tessuto commerciale di Sanremo. «Capisco le perplessità — dice il sindaco — ma l'outlet non si può fermare. Piuttosto cerchiamo di governare e sfruttare al meglio un progetto che porterà un milione di visitatori in più all'anno nella nostra città». Grazie anche al padre del Premier.
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