RITORNANDO SULLA CASSAZIONE
THYSSENKRUPP
Giovedì ventiquattro aprile la Corte
suprema di Cassazione ha emesso l'indegna sentenza in merito al processo alla
multinazionale dell'acciaio Thyssenkrupp; ovviamente, per quanto ritengo poco
sensata la decisione presa dalla giuria guidata dal dottor Giorgio Santacroce,
non intendo discutere qui i contenuti del provvedimento
Quanto intendo qui ritornare sulla giornata passata al Palazzaccio, con il presidio della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio che ha accompagnato l'udienza fino alla sua conclusione.
Le presenze sono state limitate rispetto ad altre iniziative precedenti; in pratica le realtà che si sono ritrovate in piazza Cavour erano quelle che fanno parte della Rete più o meno da sempre, più familiari e viareggio mentre totalmente assenti sono risultate le formazioni politiche che dovrebbero, per statuto, occuparsi dei lavoratori: che evidentemente non sono molto interessati ad una vicenda dai contorni assolutamente tragici che segna un momento fondamentale della lotta e dell'impegno de movimento operaio italiano.
Nessuna, delle varie formazioni politiche istituzionaliste e non che si definiscono comuniste- ha sentito il bisogno di essere presente.
E dire che, nel giorno della prima manifestazione in occasione dell'anniversario - 6 dicembre 2008 - dell'eccidio in questione, erano presenti in forze; Partito di Alternativa Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica (oggi Sinistra Anticapitalista), Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani: presenti all'epoca, zero presenti oggi.
Aggiungo che, chi più chi meno, tutti hanno una sezione romana, o qualche cosa di ancora più importante; mi sembra di poter dire che non ci sarebbe voluto molto a coinvolgere almeno e istanze inferiori: se non è stato fatto, questo ha un significato politico e perfino etico preciso.
Quanto intendo qui ritornare sulla giornata passata al Palazzaccio, con il presidio della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio che ha accompagnato l'udienza fino alla sua conclusione.
Le presenze sono state limitate rispetto ad altre iniziative precedenti; in pratica le realtà che si sono ritrovate in piazza Cavour erano quelle che fanno parte della Rete più o meno da sempre, più familiari e viareggio mentre totalmente assenti sono risultate le formazioni politiche che dovrebbero, per statuto, occuparsi dei lavoratori: che evidentemente non sono molto interessati ad una vicenda dai contorni assolutamente tragici che segna un momento fondamentale della lotta e dell'impegno de movimento operaio italiano.
Nessuna, delle varie formazioni politiche istituzionaliste e non che si definiscono comuniste- ha sentito il bisogno di essere presente.
E dire che, nel giorno della prima manifestazione in occasione dell'anniversario - 6 dicembre 2008 - dell'eccidio in questione, erano presenti in forze; Partito di Alternativa Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Critica (oggi Sinistra Anticapitalista), Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani: presenti all'epoca, zero presenti oggi.
Aggiungo che, chi più chi meno, tutti hanno una sezione romana, o qualche cosa di ancora più importante; mi sembra di poter dire che non ci sarebbe voluto molto a coinvolgere almeno e istanze inferiori: se non è stato fatto, questo ha un significato politico e perfino etico preciso.
Genova, 28 aprile 2014
Stefano Ghio rete nazionale Alessandria/Genova
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