domenica 24 luglio 2011

pc 24 luglio - genova per noi


da repubblica
La manifestazione si è svolta senza incidenti, come gli appuntamenti dei giorni scorsi: la fiaccolata alla Diaz e la posa di una targa in piazza Alimonda. Uniche note fuori dal coro uno striscione in via Cantore, dai 'Red Block' con su scritto 'senza giustizia nessuna pace', e la scritta su un muro comparsa nel sottopassaggio in piazza Caricamento che recita: 'Genova 2001-2011: vendetta'.


diaz
In centinaia alla fiaccolata organizzata in memoria del massacro dei ragazzi ospitati nella scuola di via Cesare Battisti. In piazza anche la prima ragazza che oltrepassò la zona rossa e venne subito malmenata
Il fumogeno rotola giù da piazza Matteotti, alzando dietro di sé una nuvola rossa. Parte lento il corteo per ricordare l'assalto alla scuola Diaz, i passi scanditi dal ritmo di un fischietto. "Verità e giustizia per Genova" urla lo striscione in spray rosso. "Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti" ricorda un cartello subito dietro. Qualche centinaio di persone all'inizio, ma via via, scendendo da via XX Settembre, il corteo si rimpingua e, alla fine, supererà le mille unità.
La scena che si presenta è la materializzazione dei peggiori incubi della nostra adolescenza. Elicotteri che volano bassi, assordanti, con i fari sparati sugli occhi, senz'altra ragione che simulare una guerra. Cordoni di poliziotti che spingono, premono, provocano, cercano ogni occasione buona per lo scontro. Cerchiamo di entrare nella Diaz sventolando il tesserino da giornalisti, ma davanti ai nostri occhi piove una manganellata sul deputato verde Cento, che mostrava addirittura il cartellino di parlamentare. Hanno avuto l'ordine di non far passare nessuno a nessun costo ed è un ordine che gli piace tanto. Si resta fuori a guardare increduli la scena cilena dei ragazzi portati via in barella, coperti di sangue, rantolanti verso le ambulanze. Fino a notte fonda, quando fanno entrare per vedere i resti della macelleria in quelle aule per bambini.
...Quando si ripensa a Genova 2001 le prime cose che vengono in mente sono l'incredulità, la vergogna, l'indignazione di vedere dopo tanti anni un vero fascismo in azione, sotto il marchio dello Stato democratico...
Capita di rado in politica di assistere a uno scontro dove il torto e la ragione sono nettamente separati in due campi. Genova 2001 fu questo, ma si risolse in una lunga vittoria della cattiva politica sulla buona. La criminalizzazione dei manifestanti, sui media controllati, spianò la strada al decennio peggiore della nostra vita, al trionfo della politica del malaffare e del conflitto d'interessi, al regno del berlusconismo senza limiti

GENOVA, SABATO 23 LUGLIO: IL CORTEO DEL DECENNALE DEL G8
Si tiene sabato 23 luglio, lungo un percorso assurdo - dalla stazione di Genova Sampierdarena a piazza Caricamento, passando per via Cantore, via Milano, e via Gramsci - deciso dal Comitato Genova 2011 per non infastidire in alcun modo le 'forze dell'ordine' passando per i luoghi teatro della 'macelleria messicana' di due lustri fa, il corteo di commemorazione del G8 di Genova del 2001.
Sin dalle prime ore del pomeriggio, la piccola piazza Montano - il luogo del concentramento - si riempie di manifestanti provenienti dalle parti più disparate di Italia: dalla Val di Susa a Palermo, solo per citare due esempi significativi; alla fine persino la Questura sarà costretta ad ammettere che si era almeno trentamila Sono le ore 16:45 quando la testa del corteo, formata dagli oltre mille NO TAV calati dalle valli piemontesi (ed oggetto di una accurata perquisizione, da parte delle divise blu, all'uscita dell'autostrada di Genova Ovest), imbocca - accompagnata dai ripetuti applausi delle altre delegazioni presenti - via Cantore, intonando l'ormai celebre urlo di battaglia "giù le mani dalla Valsusa".
A seguire - accanto ai genitori di Carlo Giuliani - sono ben visibili i comitati cittadini: dai NO Gronda, saranno circa cinquecento, ai No Gassificatore di Scarpino, presenti in una settantina.

Di seguito sfilano le varie anime del movimento; si fanno notare per la loro presenza massiccia i compagni di Proletari Comunisti e dei giovani di Red Block, sono presenti i Circoli di Torino, Milano, Bergamo, Ravenna, Siena, Palermo, ed il Comitato promotore genovese.
Non mancano le altre organizzazioni della sinistra, più o meno riformista: ci sono i centri sociali, che non espongono emblemi; l'Associazione di amicizia Italia-Cuba; i Carc; il Pmli; il Pcl, che si presenta in forze; Sel, con il leader Nichi Vendola; Rifondazione, con il segretario nazionale, il Pastore valdese, ma soprattutto tanti giovani; il Pdci, che a differenza di dieci anni fa decide di partecipare con un gruppo di giovani; la Cgil, con all'interno alcuni esponenti di Csp sistemati con le proprie categorie di appartenenza sindacale.
Intorno alle ore 18:15 la testa del corteo raggiunge - senza che si sia verificato alcun tipo di incidente con i quattrocento rappresentanti delle 'forze dell'ordine' schierati - piazza Caricamento, mentre la coda dello stesso è ancora all'altezza della Stazione marittima, all'inizio di via Gramsci.
Alle ore 21:00 si tiene il concerto finale della giornata, che vede la partecipazione, tra gli altri, dei Modena City Ramblers.

Genova, 23 luglio 2011
Stefano Ghio - Comitato promotore Circolo Proletari Comunisti Genova

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