Oggi pomeriggio 28 marzo si è tenuta una partecipata assemblea antifascista presso la sede dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe con circa un centinaio tra lavoratori, giovani e studenti.
È stato il primo momento assembleare cittadino dopo la campagna e la consecutiva battaglia antifascista del 23 Marzo contro la presentazione del libro di Casapound alla Mondadori di Palermo.
Tra gli interventi di apertura dei lavoratori è stata ribadita l’importanza di aver partecipato alla mobilitazione del 23 Marzo e di aver contestato questo stato che, per mezzo di assessori e deputati regionali, protegge la feccia fascista garantendogli di svolgere la loro iniziativa militarizzando l’intero centro città con sbirri in antisommossa, camionette ed elicotteri.
Alcuni lavoratori presenti il 23 pomeriggio hanno sottolineato la necessità di prendere come esempio i giovani antifascisti che hanno sfidato lo stato e la repressione della questura in nome di un principio alto: il diritto a rivendicare l’antifascismo militante. La determinazione di quei giovani è un esempio anche per quanto riguarda le lotte sindacali contro i padroni nelle vertenze sindacali e in generale contro le politiche del governo che colpisce i lavoratori da un lato e dall’altro utilizza stato di polizia e manovalanza fascista contro chi lotta per difendere i propri diritti.
Presente anche la delegata sindacale Donatella Anello denunciata dal deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana Salvino Caputo per “istigazione alla violenza” che ha ribadito il suo appoggio alla giusta lotta antifascista di Mercoledì pomeriggio, riconfermando le dichiarazioni date alla stampa in quell’occasione e denunciando ulteriormente il sistema del “2 pesi e 2 misure” per i manifestanti e le forze dell’ordine le quali, come documentato dai media, hanno sparato lacrimogeni ad altezza d’uomo e tirato pietre contro gli antifascisti.
Rosario Sciortino segretario provinciale dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe ha ribadito che l’antifascismo o è militante o non lo è, a ciò che si dice devono seguire i fatti nella pratica sennò si è solo antifascisti a parole. A differenza di altri che in città spesso si riempiono la bocca di antifascismo ma al momento cruciale si defilano, lo Slai Cobas per il Sindacato di Classe porterà fino in fondo la campagna antifascista con tutti i lavoratori e i compagni disposti a proseguire un ragionamento condiviso. Quindi anche questa organizzazione sindacale andrà avanti anche dopo i fatti del 23 proponendo ancora una volta a tutti di schierarsi in questo senso e di costruire insieme la campagna.
Presenti i giovani di Red Block, del Cail e dello Studentato Occupato Anomalia.
I compagni di Red Block hanno ribadito la necessità della campagna antifascista verso i fascisti in doppiopetto presenti a diversi livelli nelle istituzioni locali abbracciando la proposta dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe di continuare la campagna generale anche per mezzo dell’esposto già presentato nei giorni scorsi e aggiornando lo stesso alla luce degli ultimi eventi.
I compagni dell’Anomalia innanzitutto hanno espresso la loro solidarietà alla compagna Donatella oggetto della denuncia, sottolineando il fatto che tale atto repressivo parte da chi mangia quotidianamente a spese dei lavoratori ed è rivolto contro una lavoratrice in particolare e in generale verso i lavoratori del sindacato tutto, unico sindacato che si è schierato sulla questione dando appoggio pieno e incondizionato alla causa antifascista. I compagni hanno dato la loro disponibilità per proseguire il dibattito e la costruzione collettiva di prossime iniziative.
L’assemblea si è conclusa con l’idea condivisa di proseguire con la campagna antifascista e contro
la repressione in continuità con la campagna che ha portato alla grande mobilitazione antifascista nelle strade della città prima e fino al 23 Marzo.
Antifascisti sempre!
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