giovedì 31 marzo 2011

pc 31 marzo - dai compagni indiani Naxalbari ..Condannare e resistere all'aggressione imperialista in Libia!

Sostenere la masse in lotta dei paesi arabi!
L’intervento imperialista non potrà mai essere la soluzione!
Condannare e resistere all'aggressione imperialista in Libia!

Le masse ribelli della Libia sono impegnate in una lotta accanita contro il dittatore Gheddafi e affrontano una repressione genocida. Si tratta di una giusta lotta che conta sul sostegno dei popoli di tutto il mondo. Invece gli attacchi lanciati da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia e altre potenze imperialiste in Libia sono ingiusta. Devono essere condannati e combattuti. Anche se vengono realizzati col pretesto di salvare le masse libiche è una guerra di aggressione. Il suo principale obiettivo è quello di sostituire Gheddafi con un despota più arrendevole. Niente a che fare con soccorso delle masse. Lo mostra la realtà: bombardano la Libia, ma allo stesso tempo contribuiscono attivamente alla repressione altrettanto brutale delle le masse in lotta in Bahrain, che ospita il comando militare USA in Asia occidentale. Anche le proteste dei governi di India, Russia, Cina e Brasile vanno denunciati e condannati come pura propaganda. Invece di bloccare l’approvazione ONU dell’aggressione imperialista aggressione, si sono semplicemente astenuti. Così anche loro sono complici della preparazione ed esecuzione dell’aggressione imperialista in Libia.
Il conflitto in Libia fa parte della grande sollevazione di masse che sta sconvolgendo in tutto il mondo arabo. In Tunisia e in Egitto sono già stati rovesciati dittatori da lungo tempo protetti dagli imperialisti,. Molti altri sono seriamente a rischio.
Anche se pubblicamente tutti gli imperialisti e i reazionari hanno sostenuto queste lotte, la realtà è che sono profondamente preoccupati. Hanno paura che decennali rapporti di dominazione neocoloniale imposti in Asia Occidentale e Nord Africa si sfilaccino. Sanno che queste lotte riflettono la profonda rabbia delle masse contro lo sfruttamento e le condizioni di oppressione esistenti in questi paesi. L’aspirazione del popolo a un cambiamento radicale non ha ancora raggiunto nette posizioni programmatiche di emancipazione. Ma quei popoli continuano a resistere contro ogni cambiamento formale che diano continuità al vecchio ordine in forme nuove. Questa corrente radicale, col suo potenziale di sviluppo in rivoluzione, è una delle più grandi promesse per gli oppressi. Tanto più sarà mantenuta quanto più sarà possibile l’azione cosciente dei maoisti. Nel frattempo, anche se come possibilità potenziale, è già una minaccia per l'imperialismo e la reazione.
Quindi un aspetto importante dell’attuale intervento imperialista in Libia è quella di minacciare e costringere le masse in lotta entro limiti di protesta accettabili.

Krantipriya
Portavoce,
Partito comunista dell'India (marxista-leninista) Naxalbari
20 Marzo, 2011

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