La manifestazione degli operai della Fiat davanti al palazzo della Regione,
ieri, è stata colta al volo dal presidente della Regione Lombardo che non si
lascia scappare l’occasione per ribadire la sua “sicilianità” e si impegna,
ancora una volta (abbiamo perso il conto di tutti questi impegni!) a
intervenire praticamente nei confronti del governo, cioè del suo stesso
governo, il governo Berlusconi al quale non ha fatto mancare il proprio
sostegno per tenerlo in piedi. Stiamo parlando di quello stesso governo che non
ha mosso un dito per evitare la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese
e continua a tagliare i fondi proprio alla regione Sicilia.
Ma il presidente Lombardo non è il solo a seguire questa pratica, in questi
tempi di magra i “disonorevoli” del parlamento siciliano fanno affari con il
“sicilianismo” e infatti, per occupare quella piccola parte di scena che gli
lascia libera il capo, anche quell’inutilissimo disonorevole del PD, Cracolici,
ingrassatosi, nel senso letterale del termine, assomigliando sempre più ad un
porcello che ad un essere umano, si getta a capofitto e dice che bisogna
“lavorare (!!!) affinché il futuro di Termini Imerese resti ancorato alla
produzione di automobili”. A parte il fatto che per trovarli, i politic, spesso
bisogna passare da “chi l’ha visto?”, l’unico lavoro faticoso che ha saputo
fare è quello di scalare tutti i gradini della carriera politica tradendo
costantemente le attese di coloro, anche molti proletari, che hanno continuato
a credere alle sue chiacchiere.
La Fiom si è comunque detta soddisfatta della presa di posizione del
Presidente, soddisfazione che ogni volta dopo qualche tempo si trasforma in
indignata protesta perché il presidente, e la regione tutta, non hanno fatto
niente! Tornano costantemente a lamentarsi, i dirigenti della Fiom
assomigliando sempre più a quei mendicanti cui viene negata l’elemosina.
Quindi secondo la Fiom, dopo queste promesse, gli operai adesso devono
aspettare… e dire che la manifestazione del 16 ha dimostrato che gli operai si
vogliono mobilitare e per voce del loro massimo dirigente chiedono lo sciopero
generale!
Agli operai serve, quindi, ben altro che le promesse del solito politico di
turno…
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