Domenica 21 Marzo a Napoli ha avuto luogo l'ennesima provocazione fascista contro un gruppo di compagni del Collettivo Baruda impegnati in un sit-in contro "la farsa elettorale" e il fascismo. Due neofascisti in motorino hanno lanciato bottiglie incendiare verso il sit-in dandosela subito a gambe vigliaccamente.
Ormai in questo paese è normale che i neofascisti agiscano indisturati rendendosi protagonisti di aggressioni e pestaggi, continuando a propagandare le loro idee e a organizzarsi espandendosi a macchia d'olio.
Ricordiamo pochi giorni fa l'aggressione dei fascisti di Casa Pound all'università romana di Tor Vergata, durante una loro iniziativa ignobilmente finanziata dall'ateneo, i quali hanno aggredito un gruppo di compagni che smascherava la natura dell'iniziativa fascista celata dalla sigla "Comunità solidarista popoli".
in quell'occasione ancora una volta lo stato, in particolare le forze di polizia, ha dimostrato il suo ruolo a difesa della teppaglia fascista, permettendo l'aggressione e infine arrestare gli antiascisti!
Alla luce di questi fatti è oltremodo chiaro, se ce ne fosse stato bisogno, che l'antifascismo non può esser delegato allo stato che invece difende e foraggia questi individui e soprattutto tramite i governi sia di destra che di centro-"sinistra" i quali portano avanti politiche xenofobe e razziste verso gli immigrati (vedi il pacchetto sicurezza) e politiche securitarie militarizzando le città. Tutto ciò crea l'humus sociale di intolleranza funzionale alla crescita dei gruppi neofascisti.
Per questo è necessario che gli antifascisti e i sinceri democratici si autorganizzino in Raf (reti antifasciste) sul territorio e nazionalmente, contrastino sul campo la feccia che avanza, smascherino il revisionismo storico dilagante, a partire da ciò che insegnano a scuola, e lavorino nei quartieri popolari perchè il razzismo e la xenofobia non facciano presa tra i proletari italiani che spesso, purtroppo, sono oggetto di questa propaganda demagogica che li porta a contrapporsi ai proletari immigrati.
I giovani maoisti di Red Block sostengono attivamente l'unità d'azione dei compagni antifascisti a livello locale e nazionale, in questo senso da poco si è svolta a Palermo un'assemblea antifascista che ha visto la partecipazione di diverse realtà ponendosi l'obiettivo di iniziare un lavoro comune per la costruzione di una "due giorni antifascista" il 22 e 23 Maggio non escludendo iniziative in comune anche prima di tale data. E' ugualmente urgente la nascita di una Rete Antifascista Nazionale che sappia mobilatarsi unitariamente e tempestivamente in tutto il paese.
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