lunedì 19 maggio 2025

pc 19 maggio - "Crosetto, Crosetto in guerra vacci tu"

(dalla stampa)

al Salone del Libro contestato il ministro

I contestatori sono poi stati accompagnati dalla polizia all’uscita del padiglione dell’Oval al Lingotto

CorriereTv

Una ventina di giovani, per lo più attivisti Pro Palestina, hanno contestato oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto al Salone del libro di Torino, nei pressi dello stand del ministero. Il gruppo di contestatori, tenuto a distanza dalle forze dell’ordine, ha ripetuto lo slogan «Crosetto Crosetto in guerra vacci tu» ed esibito cartelli con la scritta `Stop al riarmo´ e una bandiera della Palestina. I contestatori sono poi stati accompagnati dalla polizia all’uscita del padiglione dell’Oval al Lingotto.

Video qui: https://video.corriere.it/crosetto-crosetto-in-guerra-vacci-tu-al-salone-del-libro-contestato-il-ministro/cfdd3e6e-5b95-4501-84e2-de9a2fea7xlk

Il ministro della Difesa Crosetto contestato al Salone del Libro per la decisione del governo di spendere il 2% del Pil per il riarmo

“No al riarmo”: giovani contestano Crosetto al Salone del Libro per l’aumento delle spese militari

a 35 miliardi. Il ministro replica

TORINO – Un’altra giornata di contestazioni al Salone del Libro di Torino.  Al grido di “No al riarmo”, “Crosetto Crosetto, in guerra vacci tu”, un gruppo di giovani, tra cui uno con la bandiera della Palestina, ha contestato la decisione del governo Meloni di aumentare le spese militari da 1,5% raggiungendo il 2% del Pil, una cifra che equivale a 35 miliardi di euro, dieci in più rispetto a quelli preventivati nell’ultima legge finanziaria, che il ministro Guido Crosetto accoglie con plauso: “Era l’impegno che ci eravamo assunti e oggi lo abbiamo rispettato”.

Il ministro della Difesa Crosetto aveva già risposto alle contestazioni: “Io penso che a un Salone del Libro tutti debbano parlare. Nessuno ha l’autorità morale di decidere chi sta zitto e chi deve parlare. I miei mi avevano detto di non passare davanti allo stand Rai perché c’erano dei manifestanti pro-Palestina e io sono passato perché non ci vedo nulla di male né a passare né a manifestare”.

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