L’11 gennaio gli antifascisti tedeschi hanno dato una risposta di massa e militante in molte città ma soprattutto a Riesa, in Sassonia che è lo Stato federale più a destra di tutta la Germania, con tanti giovani e lavoratori, collettivi e sindacati, scesi in piazza contro il partito nazista di Afd (Alternative fuer Deutschland ) che nella cittadina tedesca aveva organizzato il suo congresso e nominato Alice Weidel che, da portavoce del partito Alternativa per la Germania, è stata candidata a cancelliere alle elezioni anticipate del prossimo febbraio in Germania con un consenso unanime del suo partito, unendo attorno a sé tutte le diverse componenti su un programma apertamente populista e nazista per proporsi alla borghesia imperialista tedesca e farla uscire dalla crisi economica e rilanciarla come potenza mondiale (per una Germania “forte, ricca e sicura”).
Manifestazioni in tutta la Germania con 250 mila persone che hanno partecipato complessivamente.
A Riesa, sede del congresso di Afd, più di 10 mila
antifascisti hanno bloccato tutte le vie che portavano al congresso dei
neonazisti che proprio per questo il suo inizio è stato ritardato di qualche ora e i
manifestanti hanno fronteggiato la polizia in tenuta antisommossa schierata per
permettere la partecipazione dei delegati al congresso nazi. Ai 200 bus da
tutta la Germania è stato impedito di fatto ad avvicinarsi con molti posti di
blocco per i controlli, così i treni sono stati fermati. La polizia ha usato
persino cavalli e cani contro i manifestanti che sono stati caricati con la
violenza dei manganelli. Un deputato della sinistra Linke è stato picchiato
duramente nonostante si fosse identificato ed è stato lasciato a terra privo di
sensi.
Come spesso accade nei paesi imperialisti, alla repressione di Stato contro il movimento antifascista hanno partecipato attivamente gli attivisti nazisti
di Afd.
Quello che comunque vogliamo mettere in risalto è la partecipazione di massa di questo movimento antifascista che non si è fatto intimidire, che ha resistito all’azione repressiva dello Stato e dei nazisti e che indica non solo alla Germania ma a tutto il mondo imperialista che la strada della Resistenza al fascismo, al nazismo è sempre più necessaria anche se non sufficiente perché fascismo e nazismo sono l’espressione politica all’interno dello Stato, sono l’opzione politica di settori borghesi dominanti e che pertanto è necessario il rovesciamento di governi, degli Stati che ne sono espressione e che li fanno crescere a livello di consenso tra le masse.
Bene ha fatto questo movimento antifascista in Germania, un movimento che aveva portato in piazza più di un milione di persone contro la deportazione antiimmigrati dei richiedenti asilo da parte di Afd che il partito nazista ha chiamato con un neologismo “remigrazione” (ma si parla di 28 milioni di cittadini tedeschi nati e cresciuti in Germania che hanno l’unica colpa di avere il cognome non tedesco!) facendo leva sulla “sostituzione etnica” – leva comune a tutte le formazioni fasciste e naziste - e su questo sta aizzando settori di massa da contrapporre ai settori più progressisti, antirazzisti, democratici e antifascisti per una guerra civile di masse contro masse e questo ci indica che l’unica strada da percorrere, in Germania come in Italia e Austria, è quella di una Nuova Resistenza.
Del programma di Afd ne parleremo più avanti.
Avevamo già prefigurato quello sarebbe accaduto in Germania
con la vittoria elettorale dell'estrema destra di stampo neonazista in un
intervento di ORE12/Controinformazione rossoperaia del 4 settembre 2024: "I governi cosiddetti
democratico-borghesi, i governi riformisti, aprono la strada sempre alla
reazione con il loro malgoverno danno la possibilità alle forze neonaziste che
hanno la loro culla storica in Germania di rialzare la testa, di farsi
sostenitori di istanze del popolo, quando è ben chiaro che vogliono una nuova
dittatura nazista. E invece di essere fuori legge, schiacciati dalle stesse
leggi della democrazia borghese, guadagnano terreno sul piano elettorale.
E siamo alla vigilia
della possibilità che i nazisti tornino al governo a casa loro.
Contro tutti i
governi, da Macron a Scholz che aprono la strada ai Le Pen, ai nazisti
tedeschi, contro il nostro governo, è necessaria la lotta in tutte le forme e
l'organizzazione degli strumenti, perché questi governi non se ne vanno con i
loro piedi e non se ne vanno neanche per via elettorale".
La vittoria elettorale di Trump negli USA ha accelerato il
processo che vede i partiti dell’estrema destra in Europa avanzare
nell’interesse di settori della borghesia parassita e reazionaria che punta ad
unificare tutti quanti i padroni facendo leva sul consenso di massa per la
conquista del potere politico attraverso le elezioni e sul dispiegamento delle
forze repressive dello Stato contro il movimento di opposizione, sul razzismo
di Stato e di massa. Riguardo le elezioni dagli USA all’Europa hanno
evidenziato la natura di classe delle cosiddette “democrazie” ad uso e consumo
dei ricchi padroni, delle oligarchie affaristiche, del monopolio delle reti di
comunicazione “social” di internet e in Italia - non ci stancheremo mai di
ripeterlo - attraverso il sistema elettorale che ha permesso a Meloni di
occupare il potere dello Stato con solo il 17 % dei voti.
E da Elon Musk che a due passi da Berlino ha costruito la
più grande gigafactory europea della sua Tesla, arriva il sostegno più
esplicito "Solo Afd può salvare la Germania", "La gente deve
sostenere l'Afd o le cose andranno molto peggio per la Germania" e ha
ospitato la portavoce di Afd sulla sua piattaforma internet per permettergli
una propaganda di massa del suo programma neonazista, apertamente razzista,
xenofoba, islamofoba, a difesa degli interessi dei padroni tedeschi.
Un’onda nera che ha contagiato anche l’Austria con Herbert
Kickl, primo cancelliere di estrema destra in Austria. Contro di lui ci sono
state importanti manifestazioni come a Vienna, dove una folla immensa ha
scandito «ganz Wien hasst die Fpoe», tutta Vienna odia la Fpoe. Erano oltre
50mila, tra Piazza degli Eroi, dove Hitler nel 1938 celebrò l'annessione
dell'Austria alla Germania e il Ballhausplatz, sede del governo. «Nazis raus» e
tanti anche gli slogan in italiano, come «Siamo tutti antifascisti».
Torniamo alla Germania per vedere come è cresciuto il
partito neonazista Afd.
Il “modello tedesco” è in piena crisi economica, con le
fabbriche che hanno rallentato la produzione e con i padroni come quelli della
Wolkswagen che licenziano e hanno portato la produzione altrove dove lo
sfruttamento intensivo porta profitti più alti e con una importante ondata di
scioperi operai come risposta, la crisi delle esportazioni, le risorse
economiche dirottate verso le scelte di guerra, dall’Ucraina a Israele (il 30%
delle armi è di produzione tedesca), tagli ai servizi, politiche di austerità, precarietà
e povertà in aumento
Nel 2013 nasce il partito Alternative für Deutschland che ha
nel suo programma l’opposizione all’euro assieme al razzismo e all’antisemitismo
e sostiene Putin (meglio sarebbe dire il contrario), su posizioni no vax
durante la pandemia, caratteristica anche questa comune ai movimenti e partiti moderno
fascisti e neonazisti. Da allora ha portato avanti tra le masse il veleno del
razzismo per arrivare al congresso di oggi dove questo partito neonazista si è
schierato apertamente a difesa degli interessi dei padroni che devono essere
lasciati liberi di fare i loro profitti, che non vogliono la transizione
energetica, che rivogliono il nucleare, lo smantellamento delle turbine eoliche,
contro le posizioni a difesa dell’ambiente. La deportazione di massa antimmigrati
è il suo cavallo di battaglia, quella che chiamano “remigrazione”, che attacca
ferocemente il diritto d’asilo e il diritto di cittadinanza per una presunta
falsa e razzista “difesa dei confini” che per la candidata cancelliera
neonazista devono essere chiusi (comunque stessi concetti vomitati dal ministro
di questo governo Salvini nel processo a Palermo per il sequestro dei migranti
a bordo della Open Arms). Insomma una politica razzista che è uguale a tutte le
forze moderno fasciste, governo Meloni in Italia compreso.
Al congresso è passata la mozione che riporta sotto l’ala
del partito l’organizzazione giovanile “Junge Alternative”, che i servizi identificano
come «di estrema destra», come se di questa natura dovrebbero essere solo i
giovani del partito neonazista.
Il quotidiano la Repubblica descrive così la natura di
questo partito nazista: “Non sono i
“nuovi mostri”. L’Afd non è più un partito di estremisti ai margini della
società. È il partito della borghesia radicalizzata. È la vicina di casa, è il
medico di fiducia, è l’insegnante di tuo figlio che in mezzo a ragionamenti di
buon senso ti infila una teoria complottista sull’America o ti spiega perché
Putin ha le sue ragioni e la Germania è sull’orlo del baratro e solo l’Afd la
può salvare. Una decina di anni fa, ai primi congressi dell’estrema destra tedesca,
trovavi ancora i delegati con il lampo di follia nello sguardo, i militanti che
digrignavano i denti, e la rabbia era il sentimento dominante. Adesso l’Afd sembra
il rifugio di una borghesia impaurita e impoverita, ma placida, che coltiva
idee radicali come se annaffiasse le rose del proprio giardino.”
Un altro dei punti del programma dei neonazisti tedeschi è l’attacco
al movimento LGBQ+ in nome della difesa della famiglia tradizionale, anche se
Waidel è lesbica e ha adottato dei bambini assieme alla sua compagna.
In merito alla transizione energetica la base ideologica è
il negazionismo climatico, l’abolizione delle sovvenzioni alla transizione verde
introdotte dal governo Scholz e il ripristino delle vecchie centrali nucleari,
la riattivazione del Nord Stream e riallacciare i rapporti energetici con la
Russia.
Waidel arriva al ridicolo quando dice di prendere le
distanze da Hitler, definendolo “comunista” perché “ha nazionalizzato
l’economia, voleva le grandi imprese collettive”, mentre lei e l’Afd sono “per
il libero mercato.” Pescare nel torbido è l’attitudine tipica dei fascisti e
dei nazisti che esistono proprio perché anticomunisti così come sulle supposte “nazionalizzazioni”
che non spiegherebbero il sostegno aperto dei padroni tedeschi del periodo del
regime nazista ma è un argomento utile solo agli attuali padroni del Capitale
industriale e finanziario tedesco.
Riguardo le ingerenze sul voto in Germania, Mask e Weidel
hanno gettato fumo negli occhi delle masse durante il congresso di Riesa mandato
in diretta sulla piattaforma X prendendo a pretesto la dichiarazione dell’ex
commissario europeo Thierry Breton che ha minacciato un intervento di Bruxelles
sul voto tedesco e quindi concentrando la denuncia non certo verso il padrone amico
di Trump ma verso l’Europa.
La natura e i programmi del partito neonazista tedesco abbiamo
visto che presenta similitudini con tutti i partiti e movimenti moderno
fascisti/nazisti, sono gli stessi programmi che portano avanti il mostro a due
facce Salvini-Meloni che in Italia stanno governando e la vittoria elettorale
in Germania e Austria oltre l’aperto sostegno degli esponenti del putrido
capitalismo USA, Trump e Musk, e la loro politica è tutta contro i lavoratori e
le masse.
La comprensione della natura del moderno nazismo e la resistenza
messa in campo dal movimento antifascista in Germania è un buon segnale che
deve indicare la strada all’opposizione politica anche nel nostro paese: non ci
troviamo di fronte ad un nemico conservatore e reazionario, solo “più a destra”
rispetto agli altri partiti, ma ai fascisti/nazisti che in chiave moderna
servono gli interessi di sempre, quelli dei padroni, andando nella direzione
della costruzione di un regime di dittatura aperta e contro di essi la lotta
non può essere più come quella di prima ma che bisogna contrapporre una Nuova
Resistenza, militante e di massa.
Ma il primo problema che abbiamo in Italia è quello che il movimento comprenda al più presto la natura fascista del nemico che dobbiamo combattere.
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