sabato 6 luglio 2024

pc 6 luglio - Larga parte del partito della Meloni a livello di base, di dirigenti e di suoi esponenti nel governo nelle istituzioni, nei posti di potere compreso rai e cultura sono fascisti

Lavarini accusa FdI: “Quanta ipocrisia. Le parole dei militanti sono la norma. E’ Donzelli che deve dimettersi”

Il neofascista Jonghi Lavarini accusa FdI: “Quanta ipocrisia. Le parole dei militanti sono la norma. E’ Donzelli che deve dimettersi”
(fotogramma)

Il “barone nero”, noto esponente milanese, torna sull’inchiesta Fanpage che ha portato alla rimozione di Flaminia Pace, Elisa Segnini e Ilaria Partipilo accusate di razzismo e antisemitismo. “Pagano il prezzo al posto dei dirigenti. E Meloni sa che il 35% del partito è di fede missina”

 dall'editoriale di proletari comunisti del 5 luglio

....Non hanno avuto il giusto risalto sulla stampa le gravissime dichiarazioni fatte in parlamento dal Ministro degli Interni Piantedosi, chiamato in causa dall'inchiesta Fanpage che ha messo in luce senza alcuna ambiguità il carattere fascista, nazista e antisemita della sedicente organizzazione dei giovani meloniani di Fratelli d'Italia. Una inchiesta fatta nello stile del miglior giornalismo, certo poco usuale per i giornali italiani, in particolare per la grande stampa sempre più legata al governo, alla classe dominante e, di conseguenza, oggi al governo reazionario, moderno fascista della Meloni.

Una inchiesta importante che inchioda senza alcun ombra di dubbio non solo il carattere fascista dell'organizzazione giovanile coinvolta, ma di una fetta largamente maggioritaria di FdI e ampiamente rappresentata nel governo, nelle Istituzioni e sempre di più anche nei mass media e settori "culturali" di questo partito. 

Chi si ostina anche nel nostro campo a ridimensionare, sottovalutare e perfino ignorare il carattere fascista di questo governo copre e aiuta il governo che certo si intende combattere ma su posizioni o economiste o comunque che non ne analizzano la natura ideologica, politica e pratica.

Tornando al dibattito parlamentare. Le dichiarazioni di Piantedosi sono molto gravi sia sull'inchiesta Fanpage, ma ancor più su quello che dice in merito alle manifestazioni di solidarietà con la Palestina.

Innanzitutto, come segnalano anche articoli di stampa e interventi in parlamento, evita ogni riferimento al fascismo e neo fascismo; e questa è un'infamia politica e istituzionale con la quale il Ministro degli

Interni nasconde la sostanza della questione: il fascismo non è un'opinione ma un crimine, in contrasto con la Costituzione e alcune leggi specifiche del nostro attuale ordinamento democratico borghese. E l'organizzazione giovanile di FdI non è di giovani che esprimono un "libero pensiero" ma appunto un'organizzazione nazionale che inneggia al fascismo e al nazismo e rientra perfettamente nei criteri sanciti dalla legge di "organizzazioni vietate, da sciogliere". Su questo sappiamo che lo Stato borghese e i suoi governi precedenti al governo Meloni, in parlamento hanno finora evitato di sciogliere organizzazioni fasciste e naziste che non solo sono costituite ma si sono rese protagoniste di innumerevoli azioni di stampo squadrista, razzista, antisemita, con covi, depositi di armi e sicuramente una serie di azioni che giustificherebbero eccome il loro scioglimento. Ma con i criteri definiti dal "difensore d'ufficio", Piantedosi, perchè tale è, è evidente che nessun tipo di azione verrà intrapresa contro l'ostentazione fascio/nazista e antisemita rilevati nell'inchiesta. 

Quando un governo, un suo ministro, esprime chiaramente questo carattere, giustifica eccome la definizione di fascista dell'intero governo o di parte di esso. E questo è perfettamente in linea con gli innumerevoli atti, opinioni che il governo Meloni ha prodotto dal suo insediamento fino ad oggi.

Quindi, anche se non avesse fatto seguire dichiarazioni e azioni ancora più gravi, solo per questo Piantedosi meriterebbe una mozione di sfiducia parlamentare che ne richiedesse le dimissioni e alimentasse anche in questo senso la necessaria azione politica, sociale, di massa e nelle Istituzioni che pretendesse le dimissioni e la caduta di questo governo. E nessuno nel movimento e nel parlamento che si tenga al di sotto di questa posizione e azione politica è assolto... 

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