Le notizie riportate dal New York Times, per esempio, sul
fatto che alcuni alti comandi militari israeliani sarebbero in disaccordo con
Netanyahu e vorrebbero fermare gli attacchi a Gaza, anche se avessero un minimo
di fondamento, servono di fatto a distrarre l’opinione pubblica mondiale sui bombardamenti
quotidiani a Gaza con i relativi morti e il continuo sostegno degli Stati Uniti
che si apprestano a inviare altri miliardi di aiuti al regime genocida, nonché con
il sostegno di tutti gli altri paesi imperialisti.
In ogni caso la risposta di Netanyahu a questi militari (che si dicono preoccupati in realtà del prossimo
impegno dell’esercito contro il Libano) è stata subito diretta: “non accadrà” ha detto, ripetendo il ritornello: “Porremo fine alla guerra solo dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi, compresa l’eliminazione di Hamas e il rilascio di tutti nostri ostaggi”.Oltre le battute, infatti, la realtà delle atrocità commesse
dal regime viene “certificata” dall’ONU che con un suo comunicato lancia un
nuovo allarme, questa volta sul numero degli sfollati.
A causa dei continui “ordini di sgombero” emessi dall’esercito
israeliano, i palestinesi che si sono appena “sistemati” con le loro famiglie nelle
tende accanto alle macerie, sono costretti a prendere il minimo indispensabile
e cominciare a scappare di nuovo in cerca di un altro posto…
“La gente si trova di fronte alla scelta impossibile tra
doversi trasferire molti per la seconda e terza volta, in aree che a malapena
hanno spazio servizi o restare in aree in cui sanno che ci saranno pesanti
combattimenti… La coordinatrice umanitaria dell'ONU per Gaza, Sigrid Kaad, ha
detto ieri al Consiglio di sicurezza dell'ONU che 1,9 milioni di persone - su
2,3 milioni di palestinesi che vivono nella Striscia sono sfollate nel
territorio.” (Il Sole 24 Ore di oggi)
Ma i burocrati dell’Onu, in realtà nelle mani delle stesse
potenze imperialiste, oltre a lanciare l’“allarme”, non possono fare altro…
È il popolo palestinese, che resiste da ben 9 mesi al
genocidio, che continua e continuerà a dare la risposta al regime nazisionista
di Israele e a tutti gli imperialisti che lo sostengono.
Mentre il popolo palestinese viene sostenuto dalla
solidarietà internazionale e internazionalista anche dentro i paesi
imperialisti… una solidarietà che diventa tanto più forte e concreta quanto più
la lotta dei proletari, della gioventù ribelle e delle masse popolari contro i
governi di questi paesi imperialisti si fa più forte e determinata.
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