Ma la solidarietà verso compagni, delegati di fabbrica, come Lamera Sebastiano della Dalmine di Bergamo dello Slai cobas per il sindacato di classe, che ha ricevuto il foglio di via da Milano per essere stato sempre partecipe, attivo nelle mobilitazioni per la Palestina dei sabati a Milano e nella manifestazione del 25 aprile, non deve avere distinzione, partigianeria. "Se toccano uno toccano tutti" dice anche il Si.Cobas ma questo deve valere non solo per i propri compagni ma per tutti! (cosa che ancora non vediamo)
BOLOGNA: C'È POSTA PER TE.
Ieri con la solita solerzia la Digos di Bologna ha consegnato un avviso orale di pericolosità sociale e un altro avviso di garanzia per l'occupazione della stazione centrale nell' ambito delle mobilitazioni al fianco della resistenza palestinese a Karim Bekkal, uno dei coordinatori più noti e soprattutto un compagno sempre presente alle iniziative sindacali a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, combattendo per i loro diritti contro lo sfruttamento, nonché uno dei compagni del SI Cobas più attivi nelle mobilitazioni a fianco della Palestina e che insieme ai GPI ha partecipato alle accampate e alle occupazioni delle
università contro il genocidio sionista a Gaza.
Questa sarebbe la sua pericolosità sociale, queste sarebbero le ragioni degne di un avviso di garanzia...
Queste misure dimostrano chiaramente come gli ultimi provvedimenti del governo Meloni in materia di sicurezza cominciano ad essere già operativi: provvedimenti che mirano ad una repressione di qualsiasi manifestazione di lotta o di dissenso.
Ciò che si sta prefigurando è la costruzione di uno stato di polizia per contenere i conflitti che inevitabilmente scoppieranno di fronte ad un inasprimento dell'offensiva antiproletaria.
Occorre costruire opposizione al governo Meloni, che oggi è il nostro primo nemico, e alla finta opposizione parlamentare favorevole alla guerra e oggi alle prese con la definizione di un campo largo, di un nuovo progetto neo- riformista tanto inutile quanto pericoloso per i proletari, e che vede in prima fila i fautori dei decreti Minniti, i costruttori dei lager per immigrati, i demolitori delle tutele del mondo del lavoro.
Nessun passo indietro
Solidarietà a Karim
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