"Anche nella provincia della Spezia - ribadisce una rappresentante di OSA e volontaria dell'ARCI Canaletto - si stanno verificando aggressioni ed atti intimidatori che si richiamano esplicitamente al fascismo e, ad un anno dall'attacco alla sede della CGIL a Roma, abbiamo subito un vero e proprio agguato fascista al Circolo Arci del Canaletto, durante la festa dell'organizzazione studentesca OSA. Il silenzio con cui sono stati accolti tanti episodi di questo genere non è che una ulteriore rappresentazione dell'inerzia decennale delle istituzioni, che hanno permesso a gruppi neofascisti di radicarsi e rendersi protagonisti di violenze quotidiane. Esprimere solidarietà è un dovere al quale è ora necessario affiancare una protesta esplicita e visibile per riportare nelle strade i valori alla base della nostra Costituzione antifascista. Il fascismo è la negazione della vita democratica. La nostra provincia ha una storia che affonda le proprie radici nell'antifascismo e continuerà a combattere contro il fascismo". I partecipanti alla manifestazione, circa 300, si sono ritrovati sotto la Prefettura ed una delegazione è stata ricevuta dal Vicario.
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