Il Convegno nazionale del 4 dicembre convocato dalla redazione di proletari comunisti ha affrontato in termini franchi, approfonditi e sintetici i temi della situazione attuale e dei nostri compiti.
I contenuti e le relazioni saranno pubblicati nel prossimo numero di proletari comunisti in uscita agli inizi di gennaio.
Nell’introduzione è stata posta con forza, alla luce della situazione, la necessità di lavorare per la costruzione del Partito. Il Partito proletario rivoluzionario comunista marxista leninista maoista è una necessità storica che proprio la situazione attuale evidenzia e rende urgente.
L’imperialismo, le borghesie di tutto il mondo, la borghesia imperialista italiana e il suo governo stanno sempre più scaricando la crisi e la pandemia sulla pelle dei proletari e delle masse popolari.
Nel Convegno sono stati affrontati tutti gli aspetti e le forme della crisi e dell’azione dell’imperialismo, dei suoi governi e dei suoi Stati. In particolare sui governi è stato detto che essi cambiano ma la sostanza della loro politica è sempre la stessa, per cui è assolutamente necessario lottare contro tutto i governi, ma nella prospettiva del rovesciamento del sistema sociale capitalista imperialista.
In Italia il governo Draghi è solo l’ultima forma della dittatura della borghesia. Dobbiamo lavorare per lo
sviluppo di uno sciopero generale che segni la rottura e l’attivazione delle masse operaie e proletarie contro questo governo. Senza questo passaggio non si potrà che passare dal governo Draghi ad un governo ancora peggiore, un governo a maggioranza di centrodestra con le leve nelle mani dei fascio populisti Salvini/Meloni. I padroni sono dietro il governo Draghi in un fronte unito, ma naturalmente anch’esso è sotto la verifica dei fatti; e se esso non è in grado ad andare a fondo nella difesa dei loro interessi, non esiteranno a sponsorizzare un’altra soluzione. Tutte le soluzioni sono dentro il rafforzamento dello Stato borghese e del ruolo dell’imperialismo italiano, economico, politico e militare. Nella crisi, accentuata dalla pandemia, e con l’acutizzazione delle contraddizioni interimperialiste e il soffio forte dei venti di guerra, la strada dei governi è quella del moderno fascismo.I comunisti, i proletari e le masse devono contrastare, sul piano politico, sociale e della repressione di Stato questo processo portando la loro lotta a livello di lotta politica generale.
La base attuale di questa lotta è lo sciopero generale.
Gli strumenti strategici e tattici di questo lavoro sono la costruzione del Partito, il sindacato di classe e il fronte unito dei proletari e delle masse e l’attrezzamento nel fuoco della lotta sociale e politica della forza militante.
Sul Partito bisogna lavorare ad un partito di rivoluzionari professionali, un partito di quadri, un partito radicato nei luoghi di produzione e di lotta proletari.
Proletari comunisti, gli organismi generati e di massa, per il sindacato di classe, nel movimento delle donne, devono lavorare in questa prospettiva, con stile di lavoro, metodi di direzione e organizzazione, strumenti di agitazione e propaganda, in primis il giornale e il nuovo blog, per fare un salto per questo lavoro.
Ma alla base di tutto c’è la salda ideologia di comunisti al servizio del popolo ispirati teoricamente e politicamente dal pensiero e l’opera di Antonio Gramsci. Su quest’ultimo aspetto nel convegno è stato presentato il primo degli opuscoli “Gramsci sulla costruzione del partito”, esposto e rappresentato il lavoro sul centenario del Partito Comunista che si è svolto quest’anno e raccolto in tre Quaderni che continuerà per tutto il prossimo anno.
Il lavoro per il Partito ha una salda base internazionalista che lavora per l’unità dei partito e organizzazioni marxiste leniniste maoiste nel mondo, per l’unità proletaria internazionale, per l’unità tra proletari e popoli oppressi nel mondo, a partire dal massimo sostegno alla guerra popolare in India guidata dal partito Comunista maoista.
Il Convegno ha segnalato come su tutti i campi l’avanzamento è frutto della lotta tra le due linee nel movimento operaio e nel più generale movimento delle masse proletarie e popolari. La lotta tra le due linee richiede una lotta senza quartieri nei confronti dei gruppi falso comunisti e dei gruppi di orientamento trosko-bordighista, in particolare quelli che hanno un certo peso tra i proletari in lotta.
Su tutti i temi vi sono state delle relazioni di approfondimento, utilizzando i materiali già usciti nel blog e nel giornale e rafforzando orientamento e finalità. In particolare, l’analisi dell’azione dei paesi imperialisti e loro alleati, raccolti nel G20 di Roma, il ruolo e l’azione dell’imperialismo italiano nei diversi scacchieri del mondo, a partire dalla forte denuncia del governo Draghi che ha annunciato un forte aumento delle spese militari, proprio in una fase in cui tutto il bilancio dello Stato dovrebbe essere finalizzato a contenere e sconfiggere la pandemia, a sostenere lavoro, reddito, servizi sociali, pesantemente invece attaccati dai piani del governo.
Sulla pandemia, tema al centro del Convegno, ci si è richiamati ai due dossier già pubblicati che hanno affrontato la situazione attuale, posto sotto accusa il governo e l’azione dello Stato borghese, e sviluppato uno scontro aperto contro il movimento fascio novax e in particolare contro le linee e l’azione di organizzazioni politiche e sindacali che lo hanno spalleggiato o contribuito alla confusione e al disorientamento di settori delle masse proletarie e popolari. Azione che continuerà sul piano teorico, ideologico, politico e sindacale.
Un momento significativo del Convegno è stato l’intervento di rappresentati di operai e lavoratori immigrati indiani, pakistani, in lotta contro lo sfruttamento, i licenziamenti dei padroni e delle cooperative a Bergamo nelle fabbriche e nei magazzini della logistica. Un forte momento di internazionalismo proletario ben dentro il lavoro di organizzazione del sindacato di classe e parte della mobilitazione internazionalista a sostegno della guerra popolare in India.
La seconda parte del Convegno si è fondata su due gruppi di lavoro, uno di attivisti e quadri dello Slai cobas per il sindacato di classe, l’altro del movimento femminista proletario rivoluzionario anche in collegamento telematico con lavoratrici che non hanno potuto partecipare in presenza. Su questi vi saranno resoconti specifici.
Il Convegno è stato una tappa che ben presto darà i suoi frutti visibili nella lotta di classe e nella prospettiva rivoluzionaria.
proletari comunisti
8 dicembre 2021
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