Le lavoratrici precarie di Palermo hanno vinto! La loro lunga, combattiva, determinata lotta ha fatto crollare uno per uno tutti i "muri" e ha spezzato tutte le catene, fino alle discriminazioni dell'ultimo periodo, che padroni, Istituzioni hanno messo in questi anni per impedire loro di tornare al loro lavoro sempre conquistato con la lotta.
Salutiamo e diamo un forte augurio a Giorgia e a tutte le altre lavoratrici combattenti, e alla loro direzione, la compagna Donatella dello Slai cobas sc e del Mfpr.
Riportiamo il loro intervento fatto nell'assemblea Donne/Lavoratrici del 14 ottobre
subito dopo lo sciopero dell'11 ottobre.
La giornata dello sciopero ancora una volta ha messo in risalto la nostra voglia di lotta di precarie delle cooperative sociali. Accanto a noi c’erano anche molti compagni lavoratori, però le donne sono sempre state una ‘marcia in più’, portando tutte le istanze della lotta per la quale ci siamo spese in tutti questi anni e continueremo a farlo. Nel corteo lo spezzone di donne era veramente bello anche a vedersi e oggettivamente eravamo le uniche donne e lavoratrici che in questo corteo avevano uno striscione come lavoratrici, e questo denota anche l'arretratezza degli altri sindacati di base che da questo orecchio non ci sentono e quindi si pone anche una battaglia da portare dentro i sindacati di base sulla questione delle lavoratrici. Abbiamo detto chiaramente che non vogliamo più sentire parlare di generica “discriminazione di genere” perché le donne non sono una generica discriminazione di genere, le donne hanno un attacco a 360° i problemi sono a 360° e quindi vogliamo che ora le cose si dicano con nome e cognome non accetteremo più di essere relegate sempre in “punto” messo alla fine delle piattaforme che non dà il senso concreto di quello che siamo. Noi siamo state escluse dal mondo del lavoro da circa un anno e mezzo però siamo riuscite dopo un anno e mezzo di lotta continua, una lotta dentro la lotta che non si è mai fermata, a far ripartire il servizio di assistente igienico sanitario agli studenti disabili, quindi un punto è stato già vinto ed è importante perché ha dimostrato la giustezza della nostra lotta e che quindi tutti i sacrifici, la forza, la determinazione che abbiamo mostrato hanno portato appunto a questo risultato.
Nel frattempo dietro l’angolo è nato un’ulteriore problema che per noi è gravissimo. Stiamo vivendo una discriminazione di genere perché gli enti locali stanno garantendo questo servizio sulla base del genere degli studenti quindi, qualora in una scuola ci sono studenti maschi, andranno a lavorare maschi, qualora ci siano studentesse femmine andranno a lavorare le donne. Sta succedendo che in questo momento la maggior parte dei posti di lavoro che si sono sbloccati praticamente riguardano studenti maschi e noi donne stiamo continuando a rimanere a casa senza lavoro. Le cooperative sono alla ricerca di lavoratori maschi mentre le lavoratrici restano fuori, e questo noi non lo possiamo accettare. Questo è un problema gravissimo, per questo parliamo di lotta dentro la lotta; siamo sicuramente molto stanche però non ci fermiamo.
Io credo che è importante condividere le varie lotte territoriali in modo tale da fortificarci, per darci coraggio e forza; dopo un risultato positivo frutto solo delle nostre lotte, vengono fuori altre tantissime lotte, una dietro l'altra, per questo dobbiamo andare avanti, non dobbiamo mollare.
Noi donne lo dimostriamo sempre, con o senza problemi siamo sempre pronte ad affrontare tutto questo è lo spirito giusto per poter combattere contro gli attacchi che ci vengono fatti tutti i giorni.
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