domenica 19 dicembre 2021

Basta morti sul lavoro! - STRAGE DI LAVORATORI A TORINO - SEMPRE NELL'EDILIZIA, NON E' UN CASO

"Tre morti e tre feriti in un cantiere a Torino dove una gru è crollata schiacciando Roberto 50 anni, Marco 54 anni e Filippo 20. Le grida e l'orrore: "Sono morti tutti" 
È questa l'altra faccia della corsa ai profitti delle imprese edili drogata dal bonus del 110% che ha alimentato un gigantesco, vorticoso ed opaco giro di appalti truccati e subappalti in cui si spremono i lavoratori con ritmi, condizioni e carichi di lavoro insostenibili. È ora di approvare una legge contro gli omicidi sul lavoro! È ora di fermare la strage permanente di lavoratori! È ora di bastonare davvero chi manda i lavoratori al macello perché non rispetta le più elementari norme di sicurezza pur di risparmiare quattro soldi sulla pelle di chi, per altri quattro soldi, non sa più se torna vivo a casa la sera o morto oppure mutilato per sempre..." - Sergio Scorza

In questi maledetti giorni altri due operai sono morti per il crollo, o spostamento delle gru. E anche questo non può essere un caso.
Il via libera a questa corsa ai profitti, maledetti e subito, alla "legale" violazione delle norme di sicurezza, alla liberalizzazione degli appalti, l'ha data il governo Draghi. Padroni grandi e piccoli si stanno buttando su questo "filone d'oro", avviato dal decreto sulle liberalizzazioni e dalla massima corsa/apertura dei cantieri - questi sì tutti aperti alla faccia della stessa pandemia.
Chi è il principale e generale responsabile di questi assassinii non può certo essere il "risolutore".

La battaglia della Rete per la sicurezza sul lavoro "Basta morti sul lavoro!", assolutamente necessaria e da riprendere su scala nazionale, a partire dai luoghi principali delle stragi, i cantieri, le fabbriche, deve costruire soprattutto la lotta, che deve vivere non solo sulle manifestazioni ma sulla organizzazione dal basso della protesta, ribellione quotidiana a lavorare in ogni condizione, sull'unità dei posti di lavoro, sugli scioperi, fermate, con delegati dei lavoratori imposti contro i padroni e spesso le stesse segreterie sindacali.
La Rete per la sicurezza è una battaglia strategica contro la legge "naturale" dei vampiri di sangue di questo sistema di sfruttamento. In questo deve avere la sua forza e continuità generale, alimentata da precise e concrete battaglie e obbiettivi. 

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