I ministri del governo dell’imperialismo italiano Draghi, Di Maio e Lamorgese con le mani sporche di sangue nuovamente in Tunisia per rafforzare le politiche anti migranti
Il ministro degli affari esteri italiano Di Maio accompagnato dal ministro dell'interno Lamorgese si reca in visita in Tunisia il prossimo 28 Dicembre con l'obiettivo di rinnovare le pressioni italiane circa un'ulteriore rafforzamento repressivo delle politiche migratorie nel paese nordafricano.
Come già successo negli innumerevoli incontri bilaterali degli scorsi mesi, si annunciarenno doni e finanziamenti per rafforzare il controllo delle frontiere marittime e terrestri della Tunisia e probabilmente si chiederà per l'ennesima volta la creazione di strutture detentive per migranti simili ai CPR italiani per alleggerire la pressione su quest'ultimi e si proverà ad aumentare la quota settimanale di rimpatri.
La Tunisia post- 25 luglio a guida Saied nonostante i proclami di principio di quest'ultimo, non ha modificato la propria politica anti-migranti al servizio degli interessi dell'imperialismo italiano in particolare e dei paesi imperialisti europei in generale.
Si sono moltiplicate le operazioni di contrasto della guardia costiera tunisina, le espulsioni di cittadini dei paesi subsahariani in pieno deserto ai confini con la Libia e tutto ciò ha avuto come conseguenza il moltiplicarsi degli episodi di razzismo.
Intanto l'Italia investe nella militarizzazione delle proprie frontiere con la sponda sud del Mediterraneo con l'intenzione di piazzare batterie missilistiche a Pantelleria e Lampedusa, finanzia la repressione anti-migranti non solo in Tunisia ma anche in Libia, mentre migliaia di migranti sono morti negli ultimi anni e continuano a morire annegati ogni giorno (una recente stima enumera a 5.000 solo negli ultimi 10 anni), i migranti che ce la fanno ad arrivare sani e salvi sulle coste italiane sono oggetto di persecuzione poliziesca e incarcerazione illegittima nei CPR dove spesso trovano la morte com'è successo recentemente a due tunisini: Wissem Bel Abdel Latif morto nel suo letto d'ospedale dove era stato legato per tre giorni e Ezzdine Anani morto suicida, l'ennesimo, a causa delle estreme condizioni di detenzione in questi centri.
Morire in mare nei CPR o essere rimpatriati, questo è il destino riservato ai migranti dalla Tunisia da parte del governo italiano!
Nelle ultime settimane vi sono state alcune manifestazioni di protesta a Tunisi in centro città e davanti la sede dell'ambasciata italiana e in altre città del paese, per chiedere verità e giustizia sulla morte di Wissem Bel Abdel Latif e sulla sorte di centinaia di scomparsi in mare.
Salutiamo tali manifestazioni di sdegno e protesta che mostrano quanto la prossima visita dei rappresentanti del governo italiano in Tunisia sia indesiderata.
Di Maio e Lamorgese, governo italiano Draghi, assassini!
Regime tunisino complice!
Abbasso l'imperialismo italiano ed il regime capitalistico burocratico-compradore tunisino al suo servizio!
Per la libera circolazione dei migranti!
Per tutti i martiri migranti, pagherete caro, pagherete tutto!
Per l’unità dei proletari italiani e masse popolari tunisine in nome dell’internazionalismo proletario!
Proletari Comunisti/PCm Italia
26 dicembre 2021
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