Tav, 'ndrangheta sotto i piedi
Giovanni Toro l'imprenditore che ha lavorato nei cantieri militarizzati dell'Alta velocità Torino-Lione ndr) ha fatto parte della pletora di subappaltatori
della Torino-Lione. Proprio lui che, come sostengono gli inquirenti che l'hanno
arrestato, è complice delle 'ndrine piemontesi. Nel cantiere militarizzato l'azienda
Toro srl ha realizzato l'asfaltatura della strada richiesta dalle forze
dell'ordine. Una vera beffa per lo Stato, che è lì per difendere la zona dagli
antagonisti Notav e viaggia sul viale realizzato dalla ditta sospetta. Dalle carte
emergono anche altri particolari: l'utilizzo di una cava "come deposito di
rifiuti speciali per le ditte 'amiche' che avrebbero lavorato nella Tav, nonché
come luogo per la frantumazione dei rifiuti già presenti sul posto da
reimpiegare (senza controllo, bonifica e in assenza di autorizzazione) nei
lavori dell'alta velocità".
Nelle intercettazioni si fa riferimento a sabbia riciclata, di
scarsissima qualità, sulla quale stendere il bitume. Lo stesso imprenditore
arrestato, d'altronde, definisce "approssimativo" il lavoro svolto
nel cantiere più contestato d'Italia.
da l'Espresso luglio 2014
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