Anche se all’inizio si era in
pochi, circa 400,quando il corteo è partito ci siamo scoperti di essere in
tanti e possiamo dire di aver sfiorato i 3.000 partecipanti.
Delegazioni di palestinesi sono
venute da Bergamo-Sondrio-Monza-Mantova-Cremona-Varese-Como piene di ragazze e
ragazzi.
Tanti gli “indigeni” italiani e
con anche una delegazione del Si Cobas, segnale positivo nel desolante panorama
dei silenti antagonisti e del sindacalismo di base milanese.
Come è giusto che fosse tante,
tantissime e di tutte le misure le bandiere palestinesi, ma come è altrettanto
giusto come circoli di Proletari comunisti BG/MI con le nostre bandiere,il
nostro striscione, i nostri volantini, le locandine (che hanno trovato posto
anche sul camion che apriva il corteo. Un mescolarsi salutare come un melting
pop di lotta e solidarietà.
Così si sono lanciati slogan
comuni e si è intervenuti anche ai microfoni del camion.
Certo il corteo voleva fare un
altro percorso, andando verso San Babila e cacciare un gruppo di fascisti scesi
in piazza al fianco della Palestina (sic!) ma un imponente e spropositato
numeri di sbirri e digossini ha impedito che che si impartisse la giusta
lezione ai topi fi fogna. D'altronde come è stato ribadito negli interventi
finali non lasceremo nessuno spazio a questa feccia coperti dai loro amici in
divisa.
Tra le presenze anche quella
della consigliera Anita Sonego, unica voce nel consiglio comunale a denunciare
Israele, che di fatto ha pulito la coscienza alla giunta Pisapia che nei giorni
scorsi ha partecipato con Maroni e Podestà alle manifestazioni filo israeliane,
in verità molto sparute al massimo 30, e iper difese come una zona rossa.
Unica nota stonata il momento in
cui dal camion, dopo che vi erano stati degli interventi di denuncia della
connivenza dello stato italiano-dela giunta Pisapia e dopo che era stata
mandata Bella Ciao, è stato fatto partire l’inno italiano. Prontamente
intervenuti fischiando sonoramente e
denunciando che del sangue versato a Gaza l’Italia è il 1° alleato di Israele,
lo scempio dell’inno è cessato.
Circoli Proletari Comunisti BG/MI
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