L’incitamento da parte di ministri e illustri professori
israeliani all’assassinio di tutte le madri e allo stupro delle
donne palestinesi, per fermare l’eroica lotta/resistenza del popolo
dell’intifada, è uno dei tantissimi esempi eclatanti
Dopo Hitler, non si era mai sentito nulla di così efferato,
sanguinario, DISUMANO!
Con la scusa della Shoah,
fin dal 1947, Israele, stato fantoccio USA, con la complicità anche
dell’imperialismo europeo, Italia compresa, cerca di annientare il popolo
palestinese per impossessarsi di tutto il territorio, della “terra santa”.
Il bilancio di oltre 60
anni della guerra genocida di Israele contro il popolo arabo-palestinese è di
800 mila morti, 700 mila profughi e decine di migliaia di feriti, a maggioranza
donne,bambini,vecchi.
La crudeltà e la
barbarie perpetrati dai governi sionisti finora succedutisi ha inorridito
finanche noti giornalisti, insegnanti e scrittori israeliani, tra cui Gideon Levy e Nurit Peled-El Hanan, che da anni denunciano gli
orrori commessi dallo stato nazista israeliano, il quale, mentre parla di pace,
continua con il massacro, con la guerra militare, politica,
economica,poliziesca, coloniale, contro i palestinesi, sottoposti ad un regime
di apartheid, costretti a condizioni disumane.
Siccità, fame, abitazioni fatiscenti e minuscole, pochi ospedali, strade
militarizzate che impediscono gli
spostamenti degli abitanti di Gaza, stupri, esecuzioni sommarie,
bombardamenti, su ospedali, scuole,abitazioni, continui massacri; è questa la
“vita” a cui è costretto il popolo palestinese, da più di 60 anni.
Ma quel che è ancora più
insopportabile è l’uso del corpo e della vita delle donne palestinesi, come
carne da macello, nel tentativo di
arrestare l’eroica lotta di resistenza
del popolo.
L’incitamento alle uccisioni di tutte le madri per impedire che nascano
altri ribelli, e alla violenza sessuale contro le donne della Palestina, non è
una novità. Già in marzo 2009, il
quotidiano israeliano “Haaretz”, pubblicava una denuncia sconvolgente sui
soldati israeliani che andavano in giro
con addosso magliette con riferimenti sessuali e sullo stupro delle donne
palestinesi. Inoltre, il suddetto giornale continuava affermando che l’esercito
israeliano ( Israeli Defens Forces) andava
pazzo anche per le t-shirt con foto di donne incinta, con un mirino puntato
alla pancia e sotto uno slogan che recita : “I shot, 2 kills”, ovvero, “con un
tiro due morti”. Poi, vi erano anche le magliette con foto di bambini
palestinesi morti, con disegni di bimbi presi nel mirino, moschee rase al suolo
e madri che piangevano sulle tombe dei loro figli. Ed ancora, con immagini di
uccisioni di bambini e donne disarmate e, per finire, con foto agghiaccianti di
palestinesi feriti e uccisi con un colpo alla nuca, a distanza ravvicinata, per
essere sicuri della loro morte.
Tutto questo si chiama NAZISMO,RAZZISMO,BARBARIE,TERRORISMO,
altro che democrazia, che diritto alla difesa dello stato Israeliano, così come
invece asseriscono i paesi imperialisti occidentali,tra cui l’Italia, per giustificare e legittimare il vile e
disumano operato dei nazisionisti.
La morte dei tre coloni
ebrei è stata solo un pretesto per rilanciare l’attacco già pianificato da
tempo contro Gaza e la Cisgiordania, e le potenze imperialiste, Italia
compresa, hanno anch’esse le mani
sporche di sangue; del sangue versato di tantissimi innocenti, donne, bambini,
anziani,giovani, masse popolari.
Gli insediamenti, l’espropriazione della terra palestinese e
il genocidio del suo popolo, sono un grande CRIMINE. Lo stato di Israele NON HA
IL DIRITTO DI ESISTERE e i palestinesi HANNO IL DIRITTO DI ABBATTERLO!| Le
donne, che sono quelle maggiormente colpite da questa guerra, dall’oppressione
e dalla violenza dell’invasore,
continueranno ad essere come sempre in prima fila nella lotta di
RESISTENZA e per la libertà e l’autodeterminazione del popolo di Gaza.
Al fianco delle donne e dell’eroica resistenza del popolo
palestinese
Contro lo stato nazisionista e genocida di Israele e gli
stati imperialisti,
a cominciare dall’Italia, che lo sostengono
Lavoratrici SLAI Cobas s.c. –Policlinico Palermo
Nessun commento:
Posta un commento