venerdì 25 luglio 2014

pc 25 luglio - In ogni parte del mondo, in tempi di “pace”, ma ancor più in tempi di guerra, le donne sono considerate carne da macello!



L’incitamento da parte di ministri e illustri professori israeliani all’assassinio di tutte le madri e allo stupro delle donne palestinesi, per fermare l’eroica lotta/resistenza del popolo dell’intifada, è uno dei tantissimi esempi eclatanti

Dopo Hitler, non si era mai sentito nulla di così efferato, sanguinario, DISUMANO!

Con la scusa della Shoah, fin dal 1947, Israele, stato fantoccio USA, con la complicità anche dell’imperialismo europeo, Italia compresa, cerca di annientare il popolo palestinese per impossessarsi di tutto il territorio, della “terra santa”.
Il bilancio di oltre 60 anni della guerra genocida di Israele contro il popolo arabo-palestinese è di 800 mila morti, 700 mila profughi e decine di migliaia di feriti, a maggioranza donne,bambini,vecchi.

La crudeltà e la barbarie perpetrati dai governi sionisti finora succedutisi ha inorridito finanche noti giornalisti, insegnanti e scrittori israeliani, tra cui  Gideon Levy e  Nurit Peled-El Hanan,  che da anni denunciano gli orrori commessi dallo stato nazista israeliano, il quale, mentre parla di pace, continua con il massacro, con la guerra militare, politica, economica,poliziesca, coloniale, contro i palestinesi, sottoposti ad un regime di apartheid, costretti a condizioni disumane.  Siccità, fame, abitazioni fatiscenti e minuscole, pochi ospedali, strade militarizzate che impediscono gli  spostamenti degli abitanti di Gaza, stupri, esecuzioni sommarie, bombardamenti, su ospedali, scuole,abitazioni, continui massacri; è questa la “vita” a cui è costretto il popolo palestinese, da più di 60 anni.

Ma quel che è ancora più insopportabile è l’uso del corpo e della vita delle donne palestinesi, come carne da macello,  nel tentativo di arrestare l’eroica  lotta di resistenza del popolo.

L’incitamento alle uccisioni di tutte le madri per impedire che nascano altri ribelli, e alla violenza sessuale contro le donne della Palestina, non è una novità.  Già in marzo 2009, il quotidiano israeliano “Haaretz”, pubblicava una denuncia sconvolgente sui soldati israeliani che  andavano in giro con addosso magliette con riferimenti sessuali e sullo stupro delle donne palestinesi. Inoltre, il suddetto giornale continuava affermando che l’esercito israeliano ( Israeli Defens Forces) andava pazzo anche per le t-shirt con foto di donne incinta, con un mirino puntato alla pancia e sotto uno slogan che recita : “I shot, 2 kills”, ovvero, “con un tiro due morti”. Poi, vi erano anche le magliette con foto di bambini palestinesi morti, con disegni di bimbi presi nel mirino, moschee rase al suolo e madri che piangevano sulle tombe dei loro figli. Ed ancora, con immagini di uccisioni di bambini e donne disarmate e, per finire, con foto agghiaccianti di palestinesi feriti e uccisi con un colpo alla nuca, a distanza ravvicinata, per essere sicuri della loro morte.

Tutto questo si chiama NAZISMO,RAZZISMO,BARBARIE,TERRORISMO, altro che democrazia, che diritto alla difesa dello stato Israeliano, così come invece asseriscono i paesi imperialisti occidentali,tra cui l’Italia,  per giustificare e legittimare il vile e disumano operato dei nazisionisti.

La morte dei tre coloni ebrei è stata solo un pretesto per rilanciare l’attacco già pianificato da tempo contro Gaza e la Cisgiordania, e le potenze imperialiste, Italia compresa,  hanno anch’esse le mani sporche di sangue; del sangue versato di tantissimi innocenti, donne, bambini, anziani,giovani, masse popolari.

Gli insediamenti, l’espropriazione della terra palestinese e il genocidio del suo popolo, sono un grande CRIMINE. Lo stato di Israele NON HA IL DIRITTO DI ESISTERE e i palestinesi HANNO IL DIRITTO DI ABBATTERLO!| Le donne, che sono quelle maggiormente colpite da questa guerra, dall’oppressione e dalla violenza dell’invasore,  continueranno ad essere come sempre in prima fila nella lotta di RESISTENZA e per la libertà e l’autodeterminazione del popolo di Gaza.

Al fianco delle donne e dell’eroica resistenza del popolo palestinese
Contro lo stato nazisionista e genocida di Israele e gli stati imperialisti,
a cominciare dall’Italia, che lo sostengono

Lavoratrici SLAI Cobas s.c. –Policlinico Palermo

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