Un combattivo e determinato
presidio di un centinaio di compagni e compagne, palestinesi e magrebini, ha
gridato forte sotto gli studi di Corso Sempione contro l’indecenza della
cosiddetta stampa e TV italiane.
Oggi pomeriggio non sono
risuonati slogan che facevano leva sull’aspetto umanitario, oggi gli slogan era
tutti incentrati sulla controinformazione ovvero: “che a Gaza è un corso un
genocidio” “che i media occidentali, RAI in testa, sono complici di questo
massacro” “che Israele non è la più grande democrazia del Medio Oriente, ma è
uno stato nazista” “ che la Resistenza c’è l’ha insegnato che cancellare
Israele non è reato”.
Al grido di vergogna vergogna e
altri slogan, continui, una troupe è stata “costretta” ha scendere e
intervistare alcuni dei manifestanti e con “l’impegno” che avrebbero riservato
52 secondi al tg regionale.
Ma nessuno non solo non era
contento di questo risultato, ma nessuno aveva voglia di smobilitare e così
senza un segnale alcuno il presidio si è spostato su Corso Sempione occupando
la strada per 20 minuti creando allarmismo tra i digossini e finanzieri in
tenuta antisommossa.
Quindi si è ritornati sotto la
sede Rai ed è stata dura sciogliere ilpresidio, nessuno ne aveva voglia. Infine
ci si è dati appuntamento er domani in via Padova e sabato a Porta Venezia per
un corteo cittadino.
Un compagno del Circolo di
proletari comunisti, Milano
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