Doveva essere un presidio fuori la Prefettura per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese e condanna per l’aggressione israeliana: è invece diventato un partecipatissimo e determinato corteo che ha attraversato tutte le vie del centro di Napoli. Questo ci sembra il dato più notevole della giornata di oggi, che dimostra come – anche in tempi di crisi e nonostante tutte le menzogne che i media ci stanno propinando – il popolo napoletano si senta vicino a quello palestinese e non sopporti più le genocide politiche sioniste…
Oggi in piazza si sono ritrovate infatti oltre cinquecento persone, nonostante la chiamata per forza di cose “frettolosa” e tutta autorganizzata. Tanti sventolavano le bandiere della Palestina, altri quelle dell’FPLP, una delle più importanti organizzazioni della Resistenza. Napoletani, palestinesi, arabi: tutti insieme nello striscione di apertura a intonare slogan e cori che chiedono la fine dei bombardamenti su Gaza, un deciso intervento della comunità internazionale contro Israele, una pace giusta in Medioriente. Tanti interventi hanno ricordato la terribile situazione che stanno vivendo i palestinesi in queste ore (sono ormai oltre cento i morti, fra cui molti bambini), altri hanno ricordato Piombo Fuso (la terribile “operazione” israeliana, che giusto quattro anni fa ha mietuto oltre 1400 vittime fra i palestinesi), altri hanno ricordato come sia la stessa occupazione della Palestina da parte di Israele a dover essere messa in discussione, perché è dal 1948 che il popolo palestinese è sprofondato in un incubo senza fine…
Il corteo ha continuato a sfilare per Via Roma e via Monteoliveto ricordando ai cittadini, molti dei quali coinvolti e partecipi, che non c’è da aspettarsi nulla da Obama, presidente di un Paese, gli USA, che ha sempre sostenuto i massacri sionisti, né dall’ONU, le cui risoluzioni sono sempre state ignorate da Israele, né tantomeno dall’Unione Europea, ipocrita premio Nobel per la pace, e dall’Italia, entrambe completamente asservite ai voleri della potenza sionista. Bisogna invece impegnarsi nel diffondere ovunque solidarietà con la popolazione palestinese, nel portare avanti la campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per Israele, nel pretendere verità dai media e nel fare circolare una corretta informazione su quanto sta accadendo e soprattutto nel combattere innanzitutto i potenti e i governanti di casa nostra, che di Israele sono complici.
Il corteo si è infine sciolto a Piazza del Gesù, promettendo quanto prima nuove iniziative di protesta! Nel frattempo il nostro pensiero sarà vicino ai cooperanti italiani a Gaza, ai compagni che continuano a gridare la verità dalle strade dei villaggi della Cisgiordania, dalla striscia di Gaza, dai campi profughi, dalle carceri sioniste della Palestina occupata e sotto assedio, con una dignità, un coraggio, una determinazione e un amore per la libertà che non ha eguali…
Per questo invitiamo tutti a diffondere questo report, a difendere la Palestina, a criticare Israele ad alta voce, perché si sappia che tutto ciò non sta accadendo con la nostra complicità!
Con la Palestina nel cuore!
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