il caso Eureco al convegno
nazionale della rete nazionale per la sicurezza
sul lavoro taranto 7 dicembre
ore 14-19
info bastamortesuullavoro@domeus.it
tel.3471102638
*ALL' EURECO COME ALLA THYSSEN: SI BRUCIANO LE VITE
OPERAIE IN NOME DEL
PROFITTO E DELL' ILLEGALITA' DEI PADRONI, COPERTE DALLE
CONNIVENZE
POLITICHE!*
Con queste parole d'ordine, a un mese
dallo scoppio alla Eureco- il 4 dicembre 2010-, la rete nazionale per la
sicurezza sui luoghi di lavoro ha dato vita a una mobilitazione nazionale e a
un presidio a Paderno Dugnano, per affermare la VERITÀ: non di incidenti, non
di morti bianche bisogna parlare, ma di morti annunciate, di omicidi commessi
in nome del profitto e del malaffare.Intorno alla Eureco abbiamo
assistito alla solita serie di affermazioni, ma anche di fatti, che tendono a
sminuire, a definire fatalità, fatti non
prevedibili, errore
umano. Finalmente, a quasi due anni dallo scoppio e dalla morte
di quattro
operai: SERGIO SCAPOLAN, HARUN ZEQIRI, SALVATORE CATALANO, LEONARD
SHEHU, e il ferimento di tre operai, il 9 luglio si è tenuta l'udienza
preliminare- proseguita, poi, il 16 luglio e con l'udienza del 28 settembre-,
presso il Tribunale di Milano, a carico di Giovanni Merlino, il titolare
della
Eureco, società di smaltimento rifiuti, per: omicidio colposo
plurimo, incendio e altre 23 imputazioni tra cui: imprudenza negligenza,
imperizia, stoccaggio, traffico e smaltimento illecito di rifiuti
pericolosi.
Il GUP ha accolto la costituzione di parte civile per i
familiari di Sergio, Harun, Salvatore, Leonard e per i tre operai gravemente
infortunati che hanno subito lesioni gravissime solo per i primi due capi
di
imputazione (omicidio e incendio); sono, inoltre, stati ammessi il
Comune di Paderno Dugnano, ma solo per l'incendio e la CGIL, ma solo per il
danno all'immagine e l'INAIL, tralasciando le imputazioni relative al
mancato rispetto delle norme sul trattamento/smaltimento di materiali
pericolosi,
sulla mancata informazione ai lavoratori dei rischi cui erano,
loro malgrado, esposti, e non considerando in nessun modo la recidività
di Merlino, già condannato per la morte di un operaio avvenuto in
precedenza
in un altro suo impianto. Sono state respinte, invece, le
costituzioni di parte civile di MD, AIEA, Comitato a sostegno dei familiari
delle vittime e dei lavoratori Eureco, Anmil, Allca Cub
Chimici.
Facciamo appello a sostenere i familiari, gli operai
rimasti feriti nello scoppio partecipando ai presidi che la Rete organizzerà
davanti al tribunale, ma anche alle iniziative di informazione sui fatti
della Eureco,
aderendo alla Rete stessa. Perchè per la Eureco sia come per la
Thyssen, con le condanne esemplari che in quel processo si sono
avute.
*Presidio Venerdì 23 novembre h. 9.00 davanti al
Tribunale di Milano,
corso di Porta Vittoria, in concomitanza con l'udienza
Eureco*
Per aderire, organizzare, proporre iniziative: cell:
3387211377;mail:*
retesicurezzamilano@gmail.com*
<retesicurezzamilano@gmail.com>
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