lunedì 19 marzo 2012

Torino: No tav - no Monti


18 marzo 2012 sole 24 ore

Monti: «Credo che martedì la riunione conclusiva sul lavoro avrà successo. Si guardi oltre legittimi interessi»

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TORINO - «Se le posizioni non fossero ancora abbastanza distanti vorrebbe dire che la riunione conclusiva ha già avuto successo e invece deve avere ancora luogo, e credo e spero che avrà successo. Mi rendo conto che è un tema molto difficile per tutti, ma tutte le attività condotte in questi mesi lo sono state. Abbiamo chiesto agli italiani di saper guardare al di là dei propri interessi legittimi e di categoria per ricominciare a crescere e creare nuova occupazione soprattutto dei giovani».
Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, alle ex officine Grandi Riparazione di Torino, sulla trattativa in corso tra Governo e parti sociali per la riforma del lavoro. In serata il premier si è recato al Teatro Regio per il concerto straordinario che ha chiuso le celebrazioni di "Italia 150". Non sono mancate le contestazioni in piazza Castello. Ad alcune centinaia di metri dal teatro, protetto dalle forze dell'ordine, circa duecento persone hanno fischiato e urlato slogan no Tav al passaggio del premier.
Nodo Tav, incontro con Virano e telefonate ai sindaci 
Nel corso della visita torinese il premier ha incontrato Mario Virano, commissario governativo per l'Alta velocità Torino-Lione. Dopo aver fatto il punto sulla situazione e sulle prospettive dell'opera in Val di Susa, il presidente del Consiglio ha telefonato al sindaco di Susa, Gemma Amprino, e al sindaco di Chiomonte, Renzo Augusto Pinard, per esprimere loro il suo apprezzamento per l'impegno che manifestano a sostegno del progetto Tav.
Monti ha anche parlato delle proteste. «Disordini? Questo tende ad avvenire per ogni grande opera pubblica. Noi siamo convinti innanzitutto che la Tav non è solo Torino-Lione ma è parte di un grande corridoio transeuropeo di comunicazione. Ed è esattamente quello che spesso l'Italia ha chiesto all'Europa: di non essere solo moneta o disciplina di bilancio pubblico, ma essere anche investimenti, infrastrutture, fattore di sviluppo. E la Tav lo è».
Naturalmente «bisogna tener conto delle preoccupazioni delle comunità locali, cosa che è stata fatta nel corso di molti, molti anni. È arrivato il momento di fare un passo avanti e di eseguire quest'opera se no bisogna prendersi la responsabilità di far slittare la penisola italiana verso un tuffo nel Mediterraneo e un distacco dall'Europa».
La contestazione al ministro Fornero 
Monti è arrivato nel capoluogo piemontese per visitare la rinnovata versione della mostra «Fare gli Italiani», che è stata cuore delle iniziative torinesi per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Da registrare una breve contestazione al Ministro del Welfare Elsa Fornero, tornata a Torino per visitare la mostra «Fare gli italiani» dopo un'intervista a "Che Tempo Che Fa". All'ingresso delle ex officine Grandi Riparazione, una decina di persone appartenente all'associazione Giovane Italia ha urlato «Vergogna, vergogna» all'indirizzo della responsabile del Lavoro.

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