La “manovra d’emergenza” del governo rende “giustizia” al lavoro dei lavoratori del Pubblico Impiego. E mette tutti d’accordo, dal governo all’opposizione, dai sindacati confederali agli economisti. E come dargli torto. Adesso si che anziché sentirsi dare dei “parassiti”-sentirsi dare dei fannulloni, adesso si che verranno elevati al grado di eroi, novelli “salvatori della patria”, che con spirito di sacrificio si faranno carico dei “necessari sacrifici”, per superare la nube passeggera della Crisi (una riedizione della titanica operazione sgombera i cieli “dall’imprevista eruzione” del vulcano islandese).
In fondo che vuoi che sia che le lavoratrici italiane, in nome delle pari opportunità, vadano in pensione a 65 anni, “finalmente” non si sentiranno fanalino di coda nella classifica europea; che vuoi che sia un blocco degli stipendi, “minimo” 4 anni, visti gli “enormi” aumenti “ottenuti” negli scorsi anni; che vuoi che sia che i giovani precari -della scuola-della ricerca-della sanità-dei trasporti- si vedano liberati “dall’orpello del tempo pieno”, senza doversi rompere la testa nel pensare al mutuo casa-a mettere su famiglia-a farsi una vacanza tutto incluso-, liberati dall’obsoleto concetto di “solidarietà di classe” e poter partecipare alla “partita del cuore” per accaparrarsi il “diritto a sopravvivere”, chiamata “volgarmente”, dai soliti comunisti disfattisti, -guerra tra poveri-. Vuoi mettere queste “tentazioni terrene” con “l’opportunità” di sentirsi liberi dal peso dei diritti “materiali” –alla casa-al reddito-a sognare un futuro-. NON C’E’ PARAGONE. E’ VERO??.
ANDATE A “FARVI FOTTERE” (e con DAlema dentro, se no è troppo poco), Bi/Sogna, rispondervi. Voi “difensori” dei vostri diritti-delle vostre ruberie-del vostro malaffare-della vostra dittatura del profitto, ci vorreste pecore ossequiose, che docilmente si fanno portare sull’altare sacrificale. E se osiamo, anche, “semplicemente” pensare di dissentire ci mandate le vostre truppe d’assalto e ci scagliate contro licenziamenti e repressione. Noi che non abbiamo nessuna fiducia nel vostro “stato di cose presente”, vogliamo essere liberi, di covare, il BI/SOGNO di Ribellione-di Lotta-di Organizzazione. Per Noi è Necessario farci attraversare/coinvolgere/alimentare dallo “spettro del momento” che turba i vostri sonni, “il Fuoco Sacro” che si è alzato in Grecia. Noi vogliamo essere fratelli, e non carnefici, degli -operai, degli immigrati, dei giovani ribelli, di tutti quelli che non ci stanno-, che in giro per il mondo e in questo paese vogliono essere “i vostri becchini”.
E se questo è “semplicemente” lo sfogo o il sogno di un qualsiasi lavoratore del pubblico impiego, di sicuro è più diffuso di quanto si creda. Da mettere sulle prime pagine dei giornali o nei social network. Che dovrebbe essere “l’agenda prioritaria” che, a partire dai posti di lavoro, si diffonda nella società, che unisce, costruisce la forza necessaria, che lotta, per farla finita con lo schifo e la barbarie di questo sistema.
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