"Per rafforzare l'identita' comune europea serve costruire un'Europa della Difesa, ovvero un esercito europeo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in un'intervista a Le Figaro alla vigilia del vertice italo-francese.
La creazione di una brigada alpina franco-italiana, che verra' annunciata al vertice, si inquadra in quest'ottica e, ha detto il ministro, 'costitura' un primo passo'. .
Un primo passo verso cosa?
Naturalmente sotto le spoglie di "identità europea" si nasconde la volontà delle borghesie imperialiste europee (in questo caso di quella francese e italiana) di rafforzare i loro interessi comuni geopolitici ed economici a discapito della potenza imperialista americana.
Infatti continua Frattini: "Se l'Europa vuole diventare credibile nella lotta contro il terrorismo, nella stabilizzazione delle zone di crisi e nella sicurezza nucleare, deve "produrre" la propria sicurezza e non affidarsi solo a quella degli Stati Uniti".
Nell'attuale assetto mondiale multipolare le potenze imperialiste europee, americane ed il Giappone cercano di allargare la propria influenza e penetrare in nuovi mercati in maniera antagonista tra loro.
L'ultimo vertice franco-italiano mette in rilievo la volontà comune di Francia e Italia (con il proposito di coinvolgere anche Spagna e Germania) di costruire quell'embrione di esercito europeo che possa permettere in futuro all'Europa imperialista di intraprendere proprie guerre di aggressione senza dipendere dalla potenza militare americana, non a caso durante il vertice si è parlato di "salto di qualità nelle relazioni UE-Nato".
Ad ulteriore chiarimento sopraggiungono le dichiarazioni del Ministro della Difesa La Russa circa la creazione della "brigata alpina italo-francese" operativa dal 2013 con uno stato maggiore integrato e capace di pianificare e condurre operazioni congiunte in territori di montagna composta da 3000 uomini per parte provenienti dalla 27esima Brigata di Montagna di Varces e della Brigata Alpina Taurinense di Torino per un totale di 6000 uomini.
Anche qui dietro la retorica circa la maggiore integrazione europea rappresentata dalla creazione di questa brigata, il ministro scopre le carte dichiarando:"Il suo primo, serissimo, banco di prova potrebbe essere l'Afghanistan"...
Ma c'è anche un impegno per la «realizzazione di un sistema comune di poligoni di addestramento tra la Corsica e la Sardegna» due territori che il capitalismo francese e italiano storicamente hanno relegato alla miseria ma che utilizzano per fini militari.
Questo vertice è un ulteriore prova di quanto siano errate le "teorie dell'impero" a guida americana mettendo altresì in luce gli interessi comuni dei singoli paesi europei in contrasto con gli Usa ma anche le divergenze tra paesi imperialisti europei stessi (dal vertice è emerso la differenza di posizione tra i due paesi circa l'integrazione della Turchia nella UE). Dimostra anche quanto sempre più "integrazione europea" significhi sfruttamento dei lavoratori europei e abbassamento delle condizioni generali di lavoro e di vita dei cittadini europei che va di pari passo alla militarazzizione delle città e alla politica militare aggressiva delle potenze imperialiste europee.
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