domenica 11 aprile 2010

POLONIA: PROPRIO TUTTO IL PAESE IN LUTTO?

L'elenco delle personalità polacche morte nel disastro aereo è effettivamente impressionante: a parte il presidente polacco, Lech Kaczynski, vi sono i vertici delle forze armate, il vice ministro della Difesa, il capo di Stato maggiore, il comandante dell'esercito, dell'aeronautica e della marina militare, il capo delle forze operative e quello delle forze speciali; e ancora, il capo del consiglio di sicurezza, il governatore della Banca centrale, il vice presidente della Camera bassa del parlamento, il vice presidente del Partito della legge e della giustizia, il sottosegretario agli esteri, e altre personalità politiche.

La maggior parte dei giornali in Italia e nel mondo scrivono che è una grande perdita per il paese; Walesa ha dichiarato: “è una grande perdita per il popolo...”

Ma non pensiamo affatto che sia così.
Lech Kaczynski era, col il suo gemello, capo del partito Legge e giustizia, nazional-conservatore, fortemente anticomunista.
Con la sua presidenza della Repubblica – mentre il fratello è primo ministro – nel 2005 inizia un periodo oscuro.
Il programma del suo partito è incentrato su famiglia e cattolicesimo intransigente. Vengono condannati i rapporti extraconiugali. Viene attaccato ferocemente l'aborto, con una vera e propria persecuzione verso le donne e anche quei parlamentari che non lo condannano apertamente, peggiorando ulteriormente una situazione già pesantissima per le donne grazie ad una legge “per la protezione dell'embrione umano”, tra le più restrittive del mondo, che provoca migliaia di aborti clandestini e una strage silenziosa di migliaia di donne;
viene inaugurata una vera e propria caccia all'omosessuale, verso cui la polizia usa i pestaggi e persecuzioni; vengono proposte leggi che pongono il divieto di parlare della questione sessuale nelle scuole pubbliche; per i giovani inoltre, recentemente, avere anche una maglietta che possa avere simboli comunisti, rivoluzionari, il rischio è il carcere.
Lech Kaczynski, con il suo gemello, era favorevole alla reintroduzione della pena di morte e in sede UE aveva votato contro la moratoria della pena di morte; era stato ideatore di una legge che obbliga i cittadini a fare professione di fede anticomunista o ad autodenunciarsi per il proprio passato comunista.
Nella sua presidenza la disoccupazione è aumentata, tanto da far crescere negli ultimi anni l'emigrazione verso altri paesi europei di lavoratori, donne.

Per i giovani perseguitati, per le donne, per i disoccupati, per i democratici, è una grande perdita?

Scriveva Mao che vi sono morti che pesano come dei macigni, altre che sono leggere come una piuma. Queste sono più leggere di una piuma.

PS. Mettiamo che stiamo in un paese che chiamiamo “I”, e precipita un aereo con dentro il presidente del governo, che chiamiamo “B”, e i capi delle principali forze armate, più altri ministri e sottosegretari... Domanda: Quanti dei lavoratori, dei disocccupati, dei giovani, delle donne si strapperebbero le vesti dal dolore?

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