IL RE E’ NUDO! Ovvero come una lettera di un cittadino di Adro (Brescia) smaschera le politiche di questo sistema, di destra o sinistra che siano.
Un mezzadro di Adro, cittadina del bresciano assurta agli onori della cronaca per il decreto del sindaco leghista che ha tagliato i viveri per i bambini immigrati i cui genitori “non pagavano la retta”, ha scritto una lettera al sindaco, nella quale in maniera sintetica e semplice dice, non letteralmente : “sono un elettore di destra che alle regionali ho votato Formigoni, e in un periodo di crisi io non sto male, economicamente, per cui non mi sembra giusto lasciare dei bambini senza cibo, rilevo io i debiti dei loro genitori e voi ridategli il servizio mensa”. Questo approssimativamente il senso della lettera, che nel frattempo ha scatenato un acceso dibattito. Nobile gesto o tentativo di pulirsi la coscienza? Indignazione reale o falso proclama? La solidarietà è di destra o di sinistra? Assistenzialismo o meritocrazia? E si potrebbe continuare all’infinito. Al di la di cosa intenda veramente il mezzadro di Adro, occorrerebbe una sua operazione di outing, questa lettera mostra alcuni aspetti delle concezioni-prassi-politiche (non esplicitati da questo “cittadino, ma che noi sottolineiamo) sia del governo che della cosiddetta opposizione. In primis : se il mezzadro, candidamente ammette, che i politici che lui vota non gli hanno scaricato addosso la crisi, anzi gli hanno permesso di fare “i dané”, non è altrettanto vero che i politici hanno continuato ad aumentarsi i loro stipendi, hanno continuato a garantire banche e imprese, hanno aumentato le tasse, si ingrassano con tangenti e praticano la “papponeria fatta politica”, mentre legiferano per licenziare i precari e garantire l’impunità per i loro affari e dei loro amici, i padroni, che non garantiscono la sicurezza sui posti di lavoro? Secondo : se per risolvere i problemi del popolo c’è bisogno del gesto, nobile o meno, del singolo, questo non significa che questi politici, questi partiti, non rappresentano, ne vogliono dare soluzioni, gli interessi delle masse? Terzo : se la tanto sbandierata “emergenza immigrati” risulta essere un’utile, chiaramente per governo e opposizione, operazione demagogica di consenso di massa per coprire le loro malefatte e scatenare una guerra tra poveri, tutto questo, per fare un paragone, non è simile ha quanto sta succedendo in Afghanistan in questi giorni con l’operazione “Emergency terrorista”, che creca di coprire la barbarie imperialista scatenata contro i popoli del mondo? Per concludere questo piccolo ragionamento : se, come in Francia anche in Italia, le ultime elezioni regionali hanno mostrato che il partito di maggioranza è quello dell’astensionismo, questo non è la dimostrazione del fatto che una buona fetta della popolazione (principalmente lavoratori, giovani proletari, antifascisti, sinceri democratici, donne, immigrati nati in questo paese considerati “clandestini”) non si senta rappresentata da questi politici e partiti e che questo dato ri/afferma l’irriformabilità di questo sistema, da cui discende la necessità di costruire il partito di questa classe che ponga al centro delle priorità il “cambiamento dello stato di cose presenti”? Così come, sia la lettera del mezzadro di Adro che l’operato di Emergency, possono essere considerati nobili gesti, ma che allo stesso tempo lasciano le cose come stanno, che mettono sullo stesso piano gli interessi dei carnefici e delle vittime, non distinguono le guerre giuste da quelle sbagliate. I terroristi sono chi fa la guerra in Afghanistan come in Italia, e non i popoli che si ribellano e partiti che li guidano.
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