Mentre il governo, con alla guida la fascista Meloni, continua a sbraitare che non ci sono soldi, anche in questi giorni in Parlamento dove va avanti la ridicola farsa dell’approvazione della finanziaria, dall’altro lato approva in tutta tranquillità l’acquisto di 24 Eurofighter ad alta tecnologia, che si aggiungo ai 90 già all’opera, per migliorare le prestazioni dell’imperialismo italiano nella guerra elettronica negli scenari di guerra che si allargano giorno dopo giorno.
Nuovi Eurofighter per l’Aeronautica, arriva il via libera dal Parlamento
Le commissioni di Camera e Senato hanno approvato l’acquisto di ulteriori ventiquattro caccia F2000 per l’Aeronautica militare. I nuovi velivoli andranno a sostituire i mezzi prossimi al pensionamento e potrebbero essere dotati delle ultime migliorie nell’ambito della guerra elettronica
17/12/2024
Proseguono gli sforzi dell’Italia per mantenere
aggiornate le proprie capacità aeree. La commissione Difesa della Camera e la
Commissione Affari esteri del Senato hanno dato parere favorevole al decreto
ministeriale per l’acquisto di ventiquattro Eurofighter Typhoon, che andranno a
sostituire i ventisei in dismissione a partire dal 2028. Attualmente, il caccia
multiruolo di quarta generazione rappresenta il pilastro portante della flotta
aerea italiana, la quale conta oltre novanta F2000.
I nuovi velivoli dovranno anche coprire i compiti attualmente svolti dai Tornado, in via di
completa dismissione entro il 2027. Ne consegue che, almeno per un periodo, la flotta aerea nazionale si ridurrà in numeri assoluti. Tuttavia, i recenti ordini per venticinque addizionali caccia F35 e l’entrata in servizio, prevista per il 2035, del Gcap non solo colmeranno la differenza, ma eleveranno la capacità complessiva dell’Arma aerea.Il consorzio Eurofighter vede l’Italia alleata di Regno Unito, Germania e Spagna e, sul piano industriale, vede impegnate Leonardo, Bae Systems e Airbus.
L’impegno economico complessivo per l’acquisto dei ventiquattro nuovi caccia e per il relativo supporto logistico sarà di 7,47 miliardi di euro. La spesa coprirà sia la fase di acquisto e produzione, stimata in tre miliardi, sia la fase relativa allo sviluppo di nuove tecnologie e la risoluzione delle obsolescenze, la quale avrà un costo di 4,4 miliardi.L’aggiornamento dei sistemi di guerra elettronica
È probabile che i ventiquattro nuovi caccia
equipaggeranno il sistema di difesa elettronica Praetorian, sviluppato dal
consorzio EuroDass nell’ambito dell’iniziativa Typhoon Next Generation.
L’iniziativa vede EuroDass (composto da Leonardo, ELT Group, Indra e Hensoldt)
collaborare con Bae Systems per mantenere aggiornate le capacità di guerra
elettronica dell’Eurofighter, capitalizzando sull’expertise europea in materia
di guerra elettronica.
Il nuovo sistema, oltre a essere in grado di
caratterizzare minacce complesse, includerà capacità di Digital radio frequency
memory (Drfm), interfacce per un pod esterno abilitato a condurre attacchi
elettronici per operazioni di Suppression of enemy air defence (Sead) e
contromisure elettroniche con tecnologia a banda larga nota come Active
electronically scanned array (Aesa). L’aggiornamento e il potenziamento di
queste capacità sarà importante per garantire un adeguato livello di protezione
agli Eurofighter negli odierni scenari operativi, sempre più caratterizzati
dalla pervasività dei sistemi di guerra elettronica.
Con un orizzonte temporale di impiego fino al 2060, la
nuova architettura non permetterà soltanto di estendere la vita operativa dei
velivoli, ma fornirà ai piloti un’infrastruttura di raccolta ed elaborazione
dati utile all’identificazione e alla prioritizzazione di minacce multiple e
simultanee. Ciò sarà possibile anche grazie all’impiego di intelligenze
artificiali e algoritmi di machine learning caratteristici della Guerra
elettronica cognitiva (Cew).
(tratto da formiche.net/2024/12/nuovi-eurofighter-aeronautica-parlamento/#content)
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