sabato 2 novembre 2024

pc 2 novembre - Le scadenze di lotta di novembre

Informiamo operai, lavoratori del calendario di lotta che diverse assemblee di proletari, di lavoratori, di forze di opposizione popolare a questo governo, stanno mettendo in campo.

In particolare, su due terreni si preparano manifestazioni di tipo nazionale. 

Una è ancora per la Palestina, si va verso una nuova manifestazione nazionale di solidarietà alla Palestina per continuare a gridare forte "fermiamo il genocidio, blocchiamo la macchina da guerra d'Israele, condanniamo l'appoggio economico, politico e militare che fornisce a essi l'imperialismo americano e la complicità di tutti i governi imperialisti". 

Altre scadenze su cui si sta lavorando a livello nazionale e locale è la lotta contro la guerra imperialista mondiale che avanza, i piani di riarmo, di aumento delle spese militari dei paesi imperialisti, di tutti i governi, i piani di economia di guerra che sono l'inevitabile ricaduta della tendenza alla guerra che dimostrano in maniera inequivocabile che in questo sistema gli effetti della guerra ricadono

con massacri, morti, distruzioni, sulle masse, i profitti invece vanno al Capitale e in particolare alle grandi multinazionali dell'industria bellica e della grande finanza.

La campagna contro la guerra sarà piena di iniziative, in particolare in occasione del 4 novembre, per denunciare la retorica nazionalista e militarista a cui questo governo è molto affezionato e in seguito, con iniziative sul territorio che avranno un valore nazionale, se ne preparano in diverse realtà del nostro paese. Segnaleremo e seguiremo quello che si tiene a Taranto in occasione di una grande raduno di tutte le forze armate in forma congiunta per esercitazioni militari ma anche per in altre iniziative propagandistiche che vogliono coinvolgere il popolo e la città nel sostegno nazionalista e patriottico alle forze armate, nel quadro di costruzione non solo delle condizioni militari della guerra, ma anche le condizioni di opinione pubblica e di controllo del territorio militarizzato.

Infine c'è la lotta sociale. C'è una scadenza che sicuramente appoggiamo, la grande mobilitazione che gli studenti preparano per il 15 Novembre.

Appoggeremo naturalmente le manifestazioni in occasione del 25 novembre delle donne che protestano contro i femminicidi, le violenze, contro gli attacchi al diritto d'aborto e ai diritti delle donne in generale, contro la politica di governi e Stato che mette sotto che che la forza, l'oppressione sessuale, sociale delle donne.

Infine c'è la questione dello sciopero generale. Su questo torneremo. I sindacati confederali hanno annunciato uno sciopero generale per il 29 novembre. Una parte dei sindacati di base intende convergere su questa data, anche se questo non vuol dire che sciopereranno sulla stessa piattaforma dei sindacati confederali. Un'altra parte indica altre scadenze. Noi pensiamo che lo sciopero generale contro i governi padroni sia necessario, così come siano necessari che in questi scioperi, oltre che la difesa delle condizioni di vita dei lavoratori delle masse popolari, venga messa sotto accusa la guerra imperialista, i decreti sicurezza e venga espressa la massima solidarietà alla Palestina e si chiede con forza la fine di ogni appoggio economico, politico e militare allo Stato sionista genocida di Netanyahu e in particolare lo chiediamo al governo del nostro paese, sapendo che esso ha tutta l’intenzione di andare in direzione contraria a questa richiesta.

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