Da Osservatorio Mil€x: “Esplosione per le spese militari italiane: nel 2025 a 32 miliardi (di cui 13 per nuove armi). Per gli armamenti è stato deciso un aumento del 12,4% rispetto al 2024 (+3,5 miliardi in un anno) e del 60% sul decennio. I fondi per nuovi armamenti si attestano su una cifra di 12.983 milioni, anch’esso record storico con un balzo del 77% nell’ultimo quinquennio". In realtà altre fonti informate parlano di 39 miliardi di euro, 13 all'anno.
Basti pensare che per le zone alluvionate che hanno già subito grandissimi danni e per i futuri dissesti idrogeologici il governo ha stanziato per il prossimo anno solo 1,8 miliardi di euro! Vuol dire uno schiaffo inaccettabile alle popolazioni dell'Emilia Romagna, del centro nord che ancora attendono aiuti per le alluvioni degli anni passati e ora avranno meno di niente per le distruzioni in atto - di cui la principale responsabilità è dei governi, delle amministrazioni locali, sia prima nel consentire la cementificazione di intere zone a padroni, multinazionali, sia durante le alluvioni per la mancanza, ritardo nei soccorsi.
Ma per le armi, per per la guerra, per mostrarsi il governo Meloni servo attivo dell'imperialismo americano, della Nato val bene tagliare fondi per le popolazioni, per i territori, le morti delle persone!
Per questo investimento il governo ha tagliato anche fondi destinati al settore auto, alla cosiddetta "transizione verde", per trasferirli alla Difesa - certo, noi non siamo certo favorevoli a dare incentivi ai padroni, ma è chiaro che questi tagli li subiranno gli operai, con l'attuazione da parte delle aziende, in primis Stellantis, dei piani di riduzione di posti di lavoro, di mega cassintegrazione, di mobilità, di maggiore sfruttamento per chi resta.
Ma chiaramente la vera mannaia di tagli, di riduzione di soldi per le spese sociali, sta nella sanità, nelle scuole, nel sostegno ai settori di lavoratori e di persone più povere.
Basti pensare che per le zone alluvionate che hanno già subito grandissimi danni e per i futuri dissesti idrogeologici il governo ha stanziato per il prossimo anno solo 1,8 miliardi di euro! Vuol dire uno schiaffo inaccettabile alle popolazioni dell'Emilia Romagna, del centro nord che ancora attendono aiuti per le alluvioni degli anni passati e ora avranno meno di niente per le distruzioni in atto - di cui la principale responsabilità è dei governi, delle amministrazioni locali, sia prima nel consentire la cementificazione di intere zone a padroni, multinazionali, sia durante le alluvioni per la mancanza, ritardo nei soccorsi.
Ma per le armi, per per la guerra, per mostrarsi il governo Meloni servo attivo dell'imperialismo americano, della Nato val bene tagliare fondi per le popolazioni, per i territori, le morti delle persone!
Per questo investimento il governo ha tagliato anche fondi destinati al settore auto, alla cosiddetta "transizione verde", per trasferirli alla Difesa - certo, noi non siamo certo favorevoli a dare incentivi ai padroni, ma è chiaro che questi tagli li subiranno gli operai, con l'attuazione da parte delle aziende, in primis Stellantis, dei piani di riduzione di posti di lavoro, di mega cassintegrazione, di mobilità, di maggiore sfruttamento per chi resta.
Ma chiaramente la vera mannaia di tagli, di riduzione di soldi per le spese sociali, sta nella sanità, nelle scuole, nel sostegno ai settori di lavoratori e di persone più povere.
L'aumento di 3 euro ai pensionati che hanno il minimo di pensione (614 euro al mese) è l'espressione più evidente di questa infame politica.
La Meloni che usa soldi pubblici per far fare la vacanza alla sua famiglia, come è stato quest'estate in Puglia, i suoi ministri che usano sempre soldi pubblici per andare a feste, per farsi le amanti... ; questi che dovrebbero stare in galera, sulla stampa, le televisioni compiacenti hanno pure propagandato questa vergognosa elemosina.
Mentre nello stesso tempo si dà sostegno ai Fondi pensione e si punta a aumentare l'età pensionabile.
Sul lavoro siamo ai soliti incentivi all'occupazione attraverso decontribuzioni per le imprese che assumono, e vari bonus, per chi accetta di andare a lavorare oltre i 100 km dalla propria residenza, per la natalità (1000 euro per ogni nuovo nato) o l'esenzione fiscale dei fringe benefit aziendali. Incentivi che non hanno mai creato vera occupazione ma al massimo lavoro precario, che servono solo a far gonfiare i dati statistici per auto propaganda del governo, ma che soprattutto sono contro gli aumenti salariali, servono per dire ai padroni che possono non aumentare i salari, rimandare i rinnovi contrattuali, tanto ci sono i "bonus"...
Sul fronte della sanità meno che niente. Le richieste di nuove rilevanti assunzioni, di sostanziale aumento dei fondi per la sanità pubblica, che sta al livello più basso in Europa (l'incremento per il 2025 è di soli 1,3 miliardi, Con la nuova legge di Bilancio, la percentuale degli stanziamenti per la sanità in rapporto al PIL non aumenterà rispetto alla percentuale registrata nel 2024), le promesse sulle "liste di attesa", tutte archiviate; avviando di fatto quel processo di favorire la sanità privata che neanche si preoccupano di nascondere.
Ugualmente nulla, anzi meno, è previsto nella legge di bilancio per i gravi problemi della scuola, sia strutturali, per la situazione a rischio crolli di varie scuola, mettendo in pericolo gli studenti, che di mancanza di insegnanti, per cui si prevedono tagli di docenti e personale Ata; tanti giovani che pur hanno superato il concorso ora vengono a sapere che bene che vada devono aspettare anni. Le uniche presenze che aumenteranno sono quelle delle forze dell'ordine, dell'esercito per addestrare anche nelle scuole elementari gli studenti ai "valori" della guerra.
I tagli agli Enti locali di 3,5 miliardi per gli investimenti negli anni 2025/2029, è scontato che vorranno dire tagli ai servizi sociali, peggioramento delle attività appaltate, come servizi di assistenza per anziani, poveri, immigrati, tagli ai fondi per gli asili (alla faccia delle linee europee di loro incremento), tagli agli interventi per la salute, l'ambiente, la sicurezza dei cittadini, ecc. ecc.; che si tradurranno in maggiori tasse locali e più costi per i servizi elementari, necessari.
Che questo governo Meloni, come tutti i governi precedenti al servizio del sistema capitalista sia antiproletario e antipopolare, è quasi banale, ma oggi siamo nella fase di guerre imperialiste, che sempre più preparano una terza guerra mondiale, siamo nella marcia concreta del moderno fascismo, per cui queste manovre economiche reazionarie vengono apertamente rivendicate, il male viene presentato come bene e viceversa.
Ma su questo oggi sempre più nelle sue esternazioni un puntello viene dal Pres. Mattarella, il presidente "firmaiolo", che firma tutti i decreti, i provvedimenti anche in contrasto con i principi della Costituzione che lui dovrebbe difendere; ora fa anche di più i suoi interventi sono per valorizzare l'azione del governo, per avallare la propaganda bugiarda del governo. Questo lo si sta vedendo anche rispetto a questa finanziaria che in barba alla Costituzione indirizza i maggiori fondi per la guerra.
Nei giorni scorsi nella cerimonia di premiazione dei Cavalieri del lavoro ha detto: L'Italia è tornata a crescere", riferendosi ai dati sulla "salute economica nazionale", sull'occupazione, sulle esportazioni, criticando chi non se ne accorge, e "considerando "gli imprenditori i veri motori di questa vitalità".
Un pappagallo della Meloni.
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