Dal sito della Camera dei Deputati
Il 12 luglio le Commissioni Esteri e Difesa della Camera hanno incardinato l'esame della deliberazione del Consiglio dei Ministri relativa alle missioni internazionali nel 2022.
La più importante per la fase in corso è quella relativa alla partecipazione italiana al potenziamento della NATO in Bulgaria e Ungheria, nell'ambito delle misure di rafforzamento del fianco est della NATO in risposta all'aggressione russa dell'Ucraina.
L'Italia parteciperà al dispositivo con 1.000 unità di personale e 380 mezzi terrestri.
Il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari complessivamente ad euro 39.598.255 (di cui euro 15.000.000 per obbligazioni esigibili nel 2023).
La presenza avanzata della NATO in Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria è costituita dallo schieramento di gruppi tattici multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation complementari alle forze dei Paesi ospitanti.
In risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, infatti, gli Alleati hanno attivato i piani di difesa della NATO e dispiegato migliaia di truppe supplementari da entrambe le sponde dell'Atlantico. Oltre 40.000 truppe, insieme a significativi mezzi aerei e navali, sono ora sotto il diretto comando della NATO nella parte orientale dell'Alleanza, supportate da altre centinaia di migliaia di truppe provenienti dai dispiegamenti nazionali degli Alleati. La NATO ha rapidamente istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, oltre ai gruppi tattici già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Gli otto gruppi tattici si estendono lungo tutto il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico a nord al Mar Nero a sud.
Inoltre, al Vertice di Madrid del giugno 2022, gli alleati hanno concordato un cambiamento fondamentale nella deterrenza e nella difesa della NATO. Ciò include il rafforzamento delle difese avanzate, il potenziamento dei gruppi tattici nella parte orientale dell'Alleanza fino al livello di brigata, la trasformazione della Forza di risposta della NATO e l'aumento del numero di forze ad alta prontezza a ben oltre 300.000 unità. Tutto ciò sarà sostenuto da un maggior numero di equipaggiamenti e rifornimenti pre-posizionati, da più capacità dispiegate in avanti e da piani di difesa aggiornati, con forze pre-assegnate alla difesa di specifici Alleati. Tutto ciò costituisce la più grande revisione della difesa collettiva e della deterrenza alleata dai tempi della Guerra Fredda.
La consistenza massima del contingente nazionale impiegato nei dispositivi è fissata in 1.000 unità, prevedendo diversi contributi che si estrinsecano in unità di manovra e di supporto al combattimento, inclusa una struttura sanitaria, integrate dai contributi di altri alleati nell'ambito di un dispositivo multinazionale. In particolare, il dispositivo nazionale consta di una componente di manovra e una logistica potenziate attraverso un team per la protezione cibernetica delle reti è configurato per l'acquisizione del ruolo di nazione quadro (Framework Nation) del dispositivo multinazionale in Bulgaria. Dal Comunicato del 6 giugno 2022 n. 36 del Ministro Guerini sul sito del Ministero della Difesa, risulta che la Bulgaria ha accolto l'offerta dell'Italia di assumere il ruolo di framework nation nell'ambito del dispositivo.
Il contributo massimo nazionale di 1.000 unità sarà dunque articolato in maniera modulare tra Bulgaria (circa 750 unità) ed Ungheria.
Sarà, inoltre, possibile, compatibilmente con la missione, svolgere delle attività per incrementare/implementare l'interoperabilità con gli assetti aero-navali nazionali impegnati in altre attività alleate nella regione.
Tale operazione NATO non ha un termine di scadenza predeterminato.
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