
Prosegue
senza sosta sosta l'offensiva estiva contro i
migranti: ad essere duramente repressi, quest'oggi, sono stati gli oltre
7000 rifugiati (in larga maggioranza provenienti dalla Siria e
dell'Afghanistan) stipati da mesi sull'isola greca di Kos, una delle
mete più frequentate del turismo nell'Egeo.
..., nell'isola di Kos è il sindaco in prima
persona ad esporsi dichiarando che se la situazione non dovesse
risolversi entro breve potrebbe scorrere "un bagno di sangue". Parole,
per ora, parole che alla luce di quanto sta accedendo in queste ore
suonano più come un proposito volontario che come una velata minaccia.

..Oggi tutti i mezzi d'informazione raccontano di come a Kos
centinaia di migranti, da giorni stipati come animali in uno stadio,
abbiano iniziato una fuga precipitosa. In realtà erano in attesa di
essere registrate (e poi nuovamente stipate?), quando al grido di "We
want papers, we want to eat!" hanno tentato di far valere due diritti
irrinunciabili: il diritto all'esistenza e il diritto alla
sopravvivenza. la risposta è nelle immagini:
un poliziotto che minaccia un giovane profugo con un coltello mentre lo prende a schiaffi
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