"Dove non valsero i muri, poté la comunicazione. Di tanto almeno sembrano
convinte le autorità tedesche. E visto che non riescono a venirne a capo attraverso
controlli, blocchi e visti negati hanno realizzato un video, fatto dalla polizia federale, per «essere
diffuso in una campagna informativa in Albania, Bosnia-Erzegovina,
Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia». L’obiettivo dichiarato della
Merkel è quello di opporre la reale situazione tedesca alla
rappresentazione fiabesca che ne viene fatta nei Balcani. «Non pochi hanno creduto alle false promesse dei
truffatori sul fatto che in Germania e negli altri Paesi europei fosse
facile ottenere asilo, restare e guadagnare molto denaro», spiega una
voce fuori campo. Poi lo spot continua su toni decisamente più “tedeschi” e perentori:
«Non rovinate finanziariamente voi e la vostra famiglia per un passaggio
illegale in Germania: sarete costretti a pagare anche i costi di
rimpatrio. E non potrete rientrare fino a che non li avrete rimborsati.
Restate nel vostro Paese – intima ancora la voce fuori campo...".
E dalle parole, la Merkel, è comunque passata subito ai fatti. Il governo ha stretto un giro di vite
rendendo più facile rifiutare l’asilo ai cittadini dei Paesi balcanici,
che non sarà infatti più concesso per ragione di disoccupazione,
povertà.
Anche gli altri paesi europei stanno cercando di mettere in campo le stesse, a volte anche più gravi, restrizioni - e ora su questo vuole tornare in prima fila anche il governo italiano di Renzi.
La questione immigrati, così, si mostra sempre di più come il nodo cruciale in questa fase dello scontro strategico imperialismo/popoli oppressi - è di fatto una guerra fatta per ora senza eserciti, ma che si prepara a trasformarsi in guerra vera e propria (vedi la missione militare in Libia, su cui le notizie ufficiali danno solo una pallida immagine di ciò che si sta preparando dietro le quinte).
La Germania ora punta a prendere la testa di questo scontro. L'intervento della Merkel di fatto rende il problema migranti una questione di riaffermazione del ruolo di potenza dell'Europa imperialista in questa contraddizione strategica - come per altri versi è la questione greca.
Ma questa politica della Markel non può che unire uno spargimento di humus razzista ad un moderno nazismo di Stato (come in Italia è evidente il legame organico portato avanti da forze e partiti - dalla lega al M5S, a Casa pound, ecc. - tra richieste di misure repressive/razziste contro i migranti e politiche e concezioni da moderno fascismo, assolutamente in sintonia con la politica generale del governo Renzi e dello Stato italiano).
Questo rende l'azione della Germania non solo tragica ma pericolosa per i popoli e le stesse masse popolari tedesche e dell'Europa.
Nello stesso tempo, questo "nodo" strategico si può e si deve ritorcere contro.
Le misure della Merkel sono anche frutto del fatto che le precedenti misure antimmigrati si stanno rivelando di difficile/impossibile applicazione.
L'operazione Triton decisa dall'Europa per la lotta agli scafisti, di affondamento delle imbarcazioni, di impedimento delle partenze, facendo in loco dei campi "di concentramento" a gestione europea, ecc. è un "bidone vuoto" - come tanti avevano preannunciato. Non solo i migranti arrivano, per fortuna, lo stesso sulle coste europee, ma per quanto riguarda gli arrivi dal Mediterraneo, l'operazione antiscafisti ha portato per ora unicamente al fatto che le organizzazioni criminali e paralegali degli scafisti cercano di imbarcare più migranti possibili, portando alla morte in mare di centinaia di loro - e così le operazioni tipo 'Triton' e l'imperialismo europeo si mostrano sempre più i veri assassini di giovani, donne, bambini.
Il serpente imperialista si mangia la coda. Più cerca di adottare misure di respingimento, di negazione dei "diritti umani" e più, inevitabilmente, arrivano in migliaia i migranti per le politiche di rapina, di guerra, di supersfruttamento in loco, di oppressione, vecchie e nuove delle multinazionali del capitale e degli Stati imperialisti, con governi e forze, dei paesi arabi, dell'Africa, prima creati, foraggiati, armati dagli stessi imperialisti e poi, alcuni di essi, sfuggiti al controllo.
Questa situazione si può risolvere solo con una vera guerra imperialista. Ma anche questa ha tutte le possibilità di ritorcersi contro, per la risposta dei popoli.
I paesi imperialisti europei si sono portati lo scontro con le masse dei paesi oppressi alle porte di casa loro.
Questo, per i rivoluzionari, i comunisti, è un bene! E il nostro ruolo è di approfondire, acutizzare sempre più lo scontro tra migranti e imperialismo, contribuendo noi stessi alla lotta contro i nostri Stati e governi imperialisti.
Questo è il miglior aiuto, la vera solidarietà che possiamo dare ai nostri fratelli e sorelle dell'Africa, dei paesi arabi, dei Balcani, ecc.
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