Mangiagalli di Milano:
Non potevavo non ricordare le manifestazioni degli integralisti americani le macabre scenografie di mini bambolotti attaccati ad una croce, due ali di “contriti in preghiera” ad “accogliere” parenti, pazienti, tutti visibilmente intimiditi, all'ingresso della Mangiagalli, “in riparazione di aborto ed eutanasia” la scena che si è presentata agli occhi di un piccolo ma determinato gruppo di femministe e qualche compagno solidale, questa mattina a Milano: a quando gli assassinii di medici abortisti, come in America? Dopo un primo tentativo di relegarle in un punto defilato, ci si è riuscite a posizionare proprio davanti lo scalone principale, da cui non si è smesso di lanciare slogan: Ma quale stato ma quale dio sul mio corpo decido io” “L'integralismo non è lontano in Italia abbiamo il vaticano” “Guai, guai a chi ci tocca, ci difenderemo con la lotta” “Ieri l'aborto oggi l'embrione il corpo delle donne è la vostra ossessione”, Aborto clandestino, profitti di milioni è questa la morale dei preti e dei padroni!””Fascisti e reazionari passerete un guaio, noi non torneremo a prezzemolo e cucchiaio”Ma quale stato ma quale dio sul mio corpo decido io!”
Per oltre due ore e mezza, tutte le volte che tentavano di “far salire al cielo” preghiere e salmi alte si levavano slogan, canti, contropreghiera e battute per coprirli,nonostante i tanti inviti della digos ad abbassare i toni, vista la vicinanza dell'ospedale dei bambini, per non disturbarli, trovando pronta e secca risposta, “lo scandalo è questa presenza molesta”, “ma loro hanno regolare permesso..” “appunto questo è uno scandalo, davanti ad un ospedale pubblico..”Giù a denunciare il ruolo di Cl in questa Regione... l'inaccettabilità di chi intimidisce le donne, ma anche ironia “Ma il Papa il Papa dov'è? Pure lui si è stancato..” “Andate in chiesa a pregare!!” Suscitando le ire di quello che doveva essere il “capo” dei salmodianti che cercava di denigrare e inveire, sentendosi disturbato nella pia missione, ma doveva ben presto tornare a più miti ragioni e ritirarsi in buon ordine per la salva di improperi che gli veniva regolarmente riservata “Talebani”, Integralisti, repressi!! Oppressori delle donne! Molestatori!Vergognatevi!!
Non possiamo dimenticare che all'interno della “abortista” Mangiagalli opera il CAV, agli integralisti viene permesso di stare all'ingresso, segno evidente del profondo degrado ideologico, politico che questa regione ha subito, nella città che ha visto migliaia e migliaia di donne scendere in piazza contro gli attacchi alla 194 nel 2006.
Consapevoli dell'importanza di aver contrastato sul campo la feccia reazionaria del movimento per la vita che spande odio sulle donne e contribuisce a ricacciarle indietro, ma anche consapevoli dell'humus oscurantista profuso a piene mani, che non è possibile mai abbassare la guardia perchè ogni diritto, ogni avanzamento rapidamente viene cancellato e per questo bisogna proseguire a tutto campo nella lotta.
Milano 2.3.13
movimento femminista proletario rivoluzionario- Milano
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