lunedì 21 gennaio 2013

pc 21 gennaio - Grillo vuole abolire i sindacati e si arrabbiano... i padroni!


È chiaro che l'ultima uscita di Grillo sull'abolizione dei sindacati e lo "stato con le palle" si inserisce nel contesto della sua progressiva trasformazione in completo rappresentante del moderno fascismo.
Grillo, abbiamo detto, è uno sdoganatore di fascisti (tanto per citare la sua ultima uscita su Casapound) e un demagogo senza futuro, che esprime un populismo impregnato di destra... e il contenuto del suo programma lo accomuna alla sostanza di tutti i partiti e cioè il loro essere servi dei padroni d'Europa e dell'Italia.
E i padroni questo lo sanno, ma in particolare in questa crisi che sembra infinita, come dice qualcuno, hanno i nervi a fior di pelle e si allarmano ogniqualvolta si parla di sindacati, di operai e di fabbrica.
In un articolo del 19 gennaio dal titolo “Sindacati moderni contro il populismo”, infatti, il quotidiano della Confindustria dice tra l'altro. “Non è vero che abolire i sindacati è un obiettivo serio.” “In realtà i sindacati servono, come serve la rappresentanza dei corpi sociali intermedi che tante volte ha fatto supplenza e stampella a una politica impresentabile.”
Quindi laddove, di tanto in tanto, i politici non fanno bene il loro mestiere ci pensano i sindacati, anche perché “L'Italia ha una configurazione sociale particolarmente stratificata e la capacità di portare a sintesi interessi e diritti a volte confliggenti tra loro è da sempre una virtù del Paese.”
Ma, precisiamo: “... quello che serve è un sindacato moderno, in grado di rappresentare davvero i cambiamenti della società e del lavoro senza nostalgie massimaliste da fine 800.”
E per scongiurare ogni possibile fraintendimento a proposito di frasi come “democrazia diretta di fabbrica” il giornalista si appresta a dire che si tratta di demagogia e che questo tipo di affermazioni riporterebbe “solo a un gioco primordiale dei rapporti di forza tra capitale e lavoro.” Di questi rapporti di forza con gli operai ai padroni non piace sentir parlare...
E allora “Tocca proprio a chi parla per conto dei lavoratori raccogliere la sfida di Grillo. Con l'unica risposta possibile: dimostrare nei fatti, senza tabù o pregiudizi, la concretezza e la lungimiranza della modernità.”
E quindi i padroni possono stare tranquilli dato che sanno molto bene che in quanto a svendita di diritti i sindacati confederali italiani sono tra i più moderni in assoluto!

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