È
chiaro che l'ultima uscita di Grillo sull'abolizione dei sindacati e lo "stato con le palle" si inserisce nel contesto della
sua progressiva trasformazione in completo rappresentante del moderno
fascismo.
Grillo,
abbiamo detto, è uno sdoganatore di fascisti (tanto per citare la
sua ultima uscita su Casapound) e
un demagogo senza futuro, che esprime un populismo impregnato di
destra... e il contenuto del suo programma lo accomuna alla sostanza
di tutti i partiti e cioè il loro essere servi dei padroni d'Europa
e dell'Italia.
E
i padroni questo lo sanno, ma in particolare in questa crisi che
sembra infinita, come dice qualcuno, hanno i nervi a fior di pelle e
si allarmano ogniqualvolta si parla di sindacati, di operai e di
fabbrica.
In
un articolo del 19 gennaio dal titolo “Sindacati moderni contro il
populismo”, infatti, il quotidiano della Confindustria dice tra
l'altro. “Non è vero che abolire i sindacati è un obiettivo
serio.” “In realtà i sindacati servono, come serve la
rappresentanza dei corpi sociali intermedi che tante volte ha fatto
supplenza e stampella a una politica impresentabile.”
Quindi
laddove, di tanto in tanto, i politici non fanno bene il loro
mestiere ci pensano i sindacati, anche perché “L'Italia ha una
configurazione sociale particolarmente stratificata e la capacità di
portare a sintesi interessi e diritti a volte confliggenti tra loro è
da sempre una virtù del Paese.”
Ma,
precisiamo: “... quello che serve è un sindacato moderno, in grado
di rappresentare davvero i cambiamenti della società e del lavoro
senza nostalgie massimaliste da fine 800.”
E
per scongiurare ogni possibile fraintendimento a proposito di frasi
come “democrazia diretta di fabbrica” il giornalista si appresta
a dire che si tratta di demagogia e che questo tipo di affermazioni
riporterebbe “solo a un gioco primordiale dei rapporti di forza tra
capitale e lavoro.” Di questi rapporti di forza con gli operai ai
padroni non piace sentir parlare...
E
allora “Tocca proprio a chi parla per conto dei lavoratori
raccogliere la sfida di Grillo. Con l'unica risposta possibile:
dimostrare nei fatti, senza tabù o pregiudizi, la concretezza e la
lungimiranza della modernità.”
E
quindi i padroni possono stare tranquilli dato che sanno molto bene
che in quanto a svendita di diritti i sindacati confederali italiani
sono tra i più moderni in assoluto!
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