Curia di Napoli assediata dai
disoccupati organizzati. Circa 150 manifestanti appartenenti al
movimento dei precari «Bros» hanno chiesto un incontro al cardinale
Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che era impegnato nel
tradizionale pranzo per i poveri ospitato nei saloni dell'episcopio.
«Non è una guerra tra poveri - ha spiegato Rosaria Cardone dei Banchi nuovi, portavoce dei precari Bros - Vogliamo parlare con Sepe affinché interceda per noi con la Regione». Invece, ha sottolineato la donna «non si dialoga nemmeno con la chiesa, che ci ha risposto mandandoci la polizia».
I disoccupati hanno bloccato la strada davanti alla Curia, causando notevoli disagi alle automobili, poi si sono spostati nello slargo davanti al Museo Diocesano. «I Bros li ho ricevuto centinaia di volte - ha risposto Sepe - Mi sono sempre fatto carico dei loro problemi e preoccupazioni, intervenendo come potevo. Qui ci sono problemi tecnici, anche materiali che vanno al di là delle nostre competenze - ha concluso il presule - Quello che possiamo fare sensibilizzando chi di dovere lo facciamo sempre e molto volentieri».
«Non è una guerra tra poveri - ha spiegato Rosaria Cardone dei Banchi nuovi, portavoce dei precari Bros - Vogliamo parlare con Sepe affinché interceda per noi con la Regione». Invece, ha sottolineato la donna «non si dialoga nemmeno con la chiesa, che ci ha risposto mandandoci la polizia».
I disoccupati hanno bloccato la strada davanti alla Curia, causando notevoli disagi alle automobili, poi si sono spostati nello slargo davanti al Museo Diocesano. «I Bros li ho ricevuto centinaia di volte - ha risposto Sepe - Mi sono sempre fatto carico dei loro problemi e preoccupazioni, intervenendo come potevo. Qui ci sono problemi tecnici, anche materiali che vanno al di là delle nostre competenze - ha concluso il presule - Quello che possiamo fare sensibilizzando chi di dovere lo facciamo sempre e molto volentieri».
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