Questa
analisi, e quella ancora più “autorevole” del Fondo Monetario
Internazionale di oggi, non fa che confermare il fatto che Marchionne
e Monti continuano a dire vere e proprie fesserie ma pericolose
abbastanza per continuare a far pagare la crisi alle masse
popolari...
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Attendendo
la ripresa dell'economia il mercato dell'auto sta procedendo di
crollo in crollo e l'ultima previsione per il 2012 si attesta a quota
1.384.674 auto: un livello estremamente depresso.
Come
l'Araba Fenice, anche il mercato dell'auto risorgerà dalle sue
ceneri. È difficile però dire quando, come è difficile dire quando
si delineerà la ripresa dell'economia reale.
Il
Governo dice che i primi segni si vedranno nel 2013, ma il presidente
di Confindustria è scettico. Come dare torto al presidente Squinzi?
Il Governo ha sparato con tutte le sue batterie per scongiurare il
default finanziario, ma finora non ha adottato nessun provvedimento
di effetto immediato per tamponare l'impatto devastante della sua
politica sull'economia reale.
E
senza la ripresa dell'economia neppure il mercato dell'auto potrà
ritornare ai livelli ante-crisi. Un certo miglioramento potrebbe però
delinearsi già nel 2013. Il calo del mercato dell'auto è molto più
pesante di quanto sia giustificato dalla frenata dell'economia. Con
la crisi di metà 2011 le forti preoccupazioni per il futuro hanno
indotto la gente a destinare tutto il possibile al risparmio,
contraendo fortemente gli acquisti che si possono rinviare e questo
penalizza pesantemente l'auto. Se però l'azione del Governo e
dell'Europa riuscissero a convincere il pubblico che il default
finanziario del Paese è scongiurato, potrebbe esservi un mutamento
nei comportamenti dei consumatori e la ripresa per l'auto potrebbe
iniziare anche prima che riparta l'economia.
Il
sole 24 ore
8/10/12
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