E’ stato premonitore l’appello dello Slai cobas volantinato stamattina all'alba, dalle 5.30 alla 6, al primo turno:
Gli stessi sindacati confederali oggi ancora acuiscono le divisioni tra i lavoratori già precedentemente operate dalla Fiat con lo “spezzatino” degli stabilimenti (FIP-FGA-NOLA-EX ERGOM-TERZIARIZZATE-INDOTTO), alcuni continuando a seminare “balle e zizzania” (dalla precedente “garanzia” di assunzione certa per tutti oggi ‘declassata’ ad inverosimile e vaga “ricollocazione” lavorativa) tal’altri col malriuscito tentativo di organizzare i lavoratori “alla disoccupati” sotto le mentite spoglie di “comitati di cassintegrati senza bandiera” e scaricandoli nei fatti, da soli, nella tempesta degli annunciati licenziamenti. In questo scenario da “facimme ammuina” si assiste al progressivo proliferare di camper, tende, artisti ed iniziative estemporanee - sostitutive della mobilitazione e della lotta dei lavoratori perché concepite a mero uso mediatico - fuori la fabbrica. Iniziative di fatto incentivate dall’approssimarsi del clima elettorale. E lo scetticismo di molti lavoratori è evidente. E a buona ragione, perché già troppi posti di lavoro si sono persi
tra “canzoni e musicanti”… e tante “fiaccolate con sindaco e monsignore” hanno accompagnato la chiusura delle fabbriche. Una per tutte la storia della Sevel.
Ma l’approssimarsi della scadenza del 13 luglio 2013 (con la fine della cigs per cessazione di attività della FGA) e l’avvio della ‘cassa’ di lunga durata in FIP “rischia” di risvegliare anzitempo la rabbia e la mobilitazione di tutti i lavoratori mandando a rotoli i piani-concertati di Marchionne e dei suoi sponsor sindacali, politici ed istituzionali.
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 10/10/2012 -
cobasslai@libero.it
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