FIAT ALFA ROMEO
POMIGLIANO
LUNEDI’
ATTIVO
PUBBLICO
NELLA SALA ASSEMBLEE DELLO SLAI COBAS POMIGLIANO
A nemmeno un anno dal
‘lancio’ del cosiddetto “nuovo modello” (in effetti si tratta
della vecchia Panda ristilizzata) già si prospettano lunghe tornate
di cassa integrazione (la prossima da lunedì 24 settembre al 5
ottobre): ma si era mai vista una “nuova fabbrica” (la newco
di Fabbrica Italia Pomigliano), con un “nuovo” modello, che in
“pieno lancio” va in “cassa” con l’amministratore delegato
che confessa “stupito e candido” di aver fallito il progetto?!
Se non fosse tragico sarebbe ridicolo come una scena di Ridolini!
Possibile che questo “supermanager” (tra l’altro ex
travet finanziario d’alto bordo della Philip Morris) pagato quanto
5.000 operai, si è accorto solo adesso di una crisi… in atto
da anni?!
Con queste “credenziali”,
quali credibilità e prospettive potrà sortire l’annunciato
incontro di domani tra Fiat, Monti (con quest’ultimo
ex superdirigente dell’esecutivo nazionale Fiat) e l’ala
oltranzista (Fornero) del Marchionne-pensiero?! Con questi
ultimi che fino ad oggi hanno coperto le magagne del fantomatico
“piano” di Fabbrica Italia e che in queste ore fanno finta di
chiedergli “lumi” nella speranza di “salvare la faccia” con
il racconto di “nuove favole industriali” da parte dell’a.d.
Fiat. E questo vale anche per i confederali che fino ad oggi hanno
fatto quadrato nella difesa delle ‘palle’ di Marchionne.
Forte è la rabbia
non solo degli operai di Pomigliano e Nola ma anche delle loro mogli,
già nei mesi scorsi costituite in Comitato di Lotta, e che saranno
presenti numerose all’assemblea di lunedì prossimo a Pomigliano,
che si terrà alle ore 10.00 nella sede Slai cobas per
mettere a punto, “assieme ai loro uomini”, la progressione della
mobilitazione permanente ed adeguate iniziative di supporto contro la
smobilitazione in atto delle fabbbriche Fiat che già ha colpito, con
la chiusura e la dismissione, i lavoratori di Arese e Termini Imerese
e vede da tempo tutte le fabbriche del Gruppo Fiat e dell’indotto
in cassa integrazione e senza alcuna seria prospettiva di tenuta
occupazionale e produttiva.
LA
MOBILITAZIONE CONTRO L’AVVIATO SMANTELLAMENTO INDUSTRIALE IN UNO
CON LA DELOCALIZZAZIONE ALL’ESTERO DELLA FIAT NON POTRA’
SOTTRARSI ALL’URGENZA DELLA “RESTITUZIONE
AL PUBBLICO DELL’ALFA ROMEO”
E LA “RESTITUZIONE
ALLO STATO DI QUALCHE CENTINAIO DI MILIARDI DI EURO DI FINANZIAMENTI
PUBBLICI A PERDERE”, LUCRATI AD OGGI DALLA PROPRIETA’ ED IN PARTE
SMISTATI IN PARADISI FISCALI ALL’ESTERO CON GRAVE DANNO SOCIALE PER
I LAVORATORI E LA COLLETTIVITA’: ANCHE SU QUESTA QUESTIONE SARANNO
AVVIATE LE NECESSARIE INIZIATIVE.
SLAI Cobas Fiat Alfa
Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 21/9/2012
Nessun commento:
Posta un commento