sabato 22 settembre 2012

pc 21 settembre - Fiat Pomigliano -LA RABBIA E LA MOBILITAZIONE PERMANENTE DEI LAVORATORI CONTRO I LICENZIAMENTI


FIAT ALFA ROMEO POMIGLIANO 


LUNEDI’ ATTIVO PUBBLICO NELLA SALA ASSEMBLEE DELLO SLAI COBAS POMIGLIANO


A nemmeno un anno dal ‘lancio’ del cosiddetto “nuovo modello” (in effetti si tratta della vecchia Panda ristilizzata) già si prospettano lunghe tornate di cassa integrazione (la prossima da lunedì 24 settembre al 5 ottobre): ma si era mai vista una “nuova fabbrica” (la newco di Fabbrica Italia Pomigliano), con un “nuovo” modello, che in “pieno lancio” va in “cassa” con l’amministratore delegato che confessa “stupito e candido” di aver fallito il progetto?! Se non fosse tragico sarebbe ridicolo come una scena di Ridolini! Possibile che questo “supermanager” (tra l’altro ex travet finanziario d’alto bordo della Philip Morris) pagato quanto 5.000 operai, si è accorto solo adesso di una crisi… in atto da anni?!

Con queste “credenziali”, quali credibilità e prospettive potrà sortire l’annunciato incontro di domani tra Fiat, Monti (con quest’ultimo ex superdirigente dell’esecutivo nazionale Fiat) e l’ala oltranzista (Fornero) del Marchionne-pensiero?! Con questi ultimi che fino ad oggi hanno coperto le magagne del fantomatico “piano” di Fabbrica Italia e che in queste ore fanno finta di chiedergli “lumi” nella speranza di “salvare la faccia” con il racconto di “nuove favole industriali” da parte dell’a.d. Fiat. E questo vale anche per i confederali che fino ad oggi hanno fatto quadrato nella difesa delle ‘palle’ di Marchionne.

Forte è la rabbia non solo degli operai di Pomigliano e Nola ma anche delle loro mogli, già nei mesi scorsi costituite in Comitato di Lotta, e che saranno presenti numerose all’assemblea di lunedì prossimo a Pomigliano, che si terrà alle ore 10.00 nella sede Slai cobas per mettere a punto, “assieme ai loro uomini”, la progressione della mobilitazione permanente ed adeguate iniziative di supporto contro la smobilitazione in atto delle fabbbriche Fiat che già ha colpito, con la chiusura e la dismissione, i lavoratori di Arese e Termini Imerese e vede da tempo tutte le fabbriche del Gruppo Fiat e dell’indotto in cassa integrazione e senza alcuna seria prospettiva di tenuta occupazionale e produttiva.

LA MOBILITAZIONE CONTRO L’AVVIATO SMANTELLAMENTO INDUSTRIALE IN UNO CON LA DELOCALIZZAZIONE ALL’ESTERO DELLA FIAT NON POTRA’ SOTTRARSI ALL’URGENZA DELLA “RESTITUZIONE AL PUBBLICO DELL’ALFA ROMEO” E LA “RESTITUZIONE ALLO STATO DI QUALCHE CENTINAIO DI MILIARDI DI EURO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI A PERDERE”, LUCRATI AD OGGI DALLA PROPRIETA’ ED IN PARTE SMISTATI IN PARADISI FISCALI ALL’ESTERO CON GRAVE DANNO SOCIALE PER I LAVORATORI E LA COLLETTIVITA’: ANCHE SU QUESTA QUESTIONE SARANNO AVVIATE LE NECESSARIE INIZIATIVE.

SLAI Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 21/9/2012

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