mercoledì 3 dicembre 2025

pc 3 dicembre - La lotta degli studenti tedeschi contro la reintroduzione della leva

 Migliaia di studenti tedeschi si preparano allo Schulstreik, lo sciopero studentesco organizzato per venerdì, in parallelo al voto del Bundestag sulla nuova legge che reintroduce il servizio militare. Manifestazioni sono attese a Berlino, Potsdam, Cottbus e in numerose altre città del Paese.

Nel mirino dei giovani c’è il piano del governo guidato dal cancelliere Merz, sostenuto anche dal ministro della Difesa della Spd, che prevede un servizio militare formalmente volontario ma destinato a diventare obbligatorio tramite sorteggio qualora non fosse raggiunta la quota minima annuale di reclute, applicabile a tutti i nati dopo il 2008.
«Nessuno ci parla. Nessuno ci chiede cosa vogliamo. Nessuno vuole sapere cosa pensiamo», denunciano gli studenti. «Si tratta esattamente della nostra vita; siamo noi a essere investiti da questa coscrizione militare».
Il tema della reintroduzione del servizio militare non riguarda solo la Germania. La Francia ha già scelto la via del riarmo strutturale. Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la scorsa settimana l’introduzione di un servizio nazionale volontario e «puramente militare» della durata di dieci mesi a partire dall’estate 2026, riservato ai giovani di 18 e 19 anni e attivo «esclusivamente sul territorio nazionale».
E alla fine il dibattito è arrivato anche in Italia. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato l’intenzione di presentare in Parlamento un disegno di legge per istituire un nuovo modello di servizio militare, non obbligatorio e molto diverso dalla leva sospesa nel 2005.
L’ipotesi sul tavolo è la creazione di una riserva ausiliaria di volontari, inizialmente composta da circa 10mila persone, destinata a compiti di supporto sul territorio nazionale: logistica, emergenze, cyber-difesa e attività non direttamente operative all’estero. Un modello più simile alle riserve permanenti di altri Paesi europei che a una reintroduzione della leva obbligatoria, anche se il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha rilanciato la proposta di sei mesi di servizio obbligatorio.

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