Si è tenuta a Palermo la riunione di solidarietà internazionalista, all'interno della settimana internazionale per i martiri della rivoluzione in India 28 luglio – 3 agosto.
In apertura è stato fatto un saluto ai e alle martiri della rivoluzione, elencati in parte nelle foto proiettate e nei documenti del Partico Comunista dell’India (Maoista) e si è proseguito con la visione di alcuni video.
Vi è stato poi un ampio punto che ha focalizzato la situazione in India oggi, sia in generale sul piano degli interessi dell'imperialismo e della borghesia burocratico compradora indiana al potere, oggi rappresentata dal governo fascista hindutva Modi, sia dal punto di vista della rivoluzione indiana con la guerra popolare guidata dal partito comunista indiano maoista.
Partendo dalla centralità data all’India dagli Stati Uniti nella loro strategia generale e in particolare nell’Asia, sono stati messi in luce i rapporti tra Stati Uniti e India, militari, economici e politici, così come gli stretti rapporti soprattutto militari tra Israele e India (l’India mira con il governo Modi a diventare un enorme fabbrica di armi e lo scrivono gli stessi giornali borghesi), più che complice nel genocidio e pulizia etnica dei popolo palestinese, e infine quelli sempre più stretti tra Italia e India, con il governo moderno fascista Meloni, con le ripercussioni di pesantissimo sfruttamento e oppressione del popolo indiano nelle sue diverse sfaccettature di classe, operai, contadini, giovani, donne, minoranze etniche…
Ci si è quindi concentrati sulla ribellione del popolo e sull'organizzazione rivoluzionaria della ribellione delle masse popolari da parte del partito indiano maoista che dirige la guerra popolare ... cosa è oggi la guerra popolare, come si sviluppa concretamente, in quale stadio è, gli strumenti rivoluzionari necessari, la capacità di resistenza a fronte delle operazioni sempre più repressive del governo di annientare la gp come oggi l’operazione Kagaar, la questione ideologica in primis e la formazione dei quadri del partito e poi la lotta politica, militare, pratica... , utilizzando in particolare i documenti intervista del compagno dirigente Basavaraj, ucciso insieme ad altri 26 compagni il 21 maggio scorso.
Vi è stato un significativo interesse dei presenti verso queste interviste al compagno Basavaraj, che innanzitutto, è stato detto, spiegano bene la condizione dell'India sul piano economico e come si affrontano tutti i temi, dalla questione ambientale in India alla questione dei lavoratori/ lotte sindacali alla questione delle discriminazioni di genere, come il partito le affronta cosi la lotta al revisionismo primo principale ostacolo alla lotta rivoluzionaria, l' analisi degli altri partiti che si dicono comunisti, cosa vuol dire applicare la politica del fronte...
La guerra popolare in questi anni ha sempre respinto e alla fine sconfitto tutti i piani repressivi dei vari governi indiani piani che hanno assunto nomi di ogni tipo come Sendra, Samadhan, Green Hunt, in proposito si è proiettato un video, sono stati sconfitti dalla gp anche se tanti compagni hanno perso la vita e versato il loro eroico sangue per la causa rivoluzionaria, adesso questa ultima operazione che il governo fascista indù di Modi ha scatenato con una violenza e crudeltà inaudita chiamata Kagar, per cancellare la guerra popolare e il partito, approfondisce le difficoltà del Partito Comunista dell’India (Maoista) che subisce attacchi quasi quotidiani e negli ultimi mesi ha causato perdite importanti ancora per il Partito che sta affrontando questa fase.
La proiezione di foto ha scandito la relazione nei vari passaggi e anche quello in particolare sulla questione delle donne e la loro partecipazione alla guerra popolare, una delle discriminanti importanti della rivoluzione indiana e linea del partito.
Sul piano della solidarietà tra i popoli in lotta si è sottolineata l’importanza di come la guerra popolare in India saluta e sostiene concretamente la resistenza del popolo palestinese combattendo il governo Modi, che sostiene apertamente Israele/Netanyahu, con appelli e manifestazioni così dalla Palestina arriva la denuncia e solidarietà verso il popolo indiano/adivasi contro l’operazione Kagaar, è stato fatto conoscere il documento dell’unione della gioventù democratica palestinese che parla di stesse “logiche genocidiarie” applicate anche in India dal governo Modi verso gli Adivasi.
Il nostro compito oggi è quello di continuare a sostenere attivamente il popolo indiano in lotta e la gp innanzitutto informando e controinformando, organizzando azioni solidali in ogni forma e lottando nel nostro paese in primis contro il governo Meloni che stringe sempre più relazioni economiche-militari con il governo Modi.
L’ interesse dei partecipanti, lavoratori, giovani solidali e alcuni compagni, si è anche esplicitato attraverso il prendere alla fine diversi materiali dal banchetto, come l’appello del comitato di sostegno, una scaletta con i riferimenti on line per la lettura in particolare delle interviste del compagno Basavaraj che ci è stato richiesto, lo speciale India, gli opuscoli sulle donne a cura del mfpr e l'opuscolo della compagna Anuradha Ghandi…
È stata data informativa anche attraverso foto delle altre iniziative in corso sia a livello nazionale che internazionale.



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