domenica 3 agosto 2025

La Slovenia ha imposto un embargo alla vendita di armi a Israele: è il primo paese dell’Unione Europea a farlo

Il primo ministro sloveno, Robert Golob, in una foto dello scorso gennaio
Il primo ministro sloveno, Robert Golob, in una foto dello scorso gennaio

La Slovenia è il primo paese dell’Unione Europea a imporre un embargo alla vendita di armi a Israele. Il provvedimento è stato comunicato giovedì dal primo ministro, Robert Golob, e motivato come reazione alla devastante crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Vieta anche il transito attraverso il territorio sloveno di armi da o per Israele. È una cosa ampiamente simbolica, dal momento che già nel 2023 la Slovenia aveva bloccato le sue licenze per esportare armi in Israele e non era mai stata una dei suoi principali fornitori (che sono gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania). In precedenza altri paesi avevano sospeso del tutto (la Spagna) o in parte (il Regno Unito e i Paesi Bassi) le esportazioni di armi, ma finora nessuno aveva adottato un embargo.

Il governo sloveno è tra quelli dell’Unione più critici verso Israele. Aveva riconosciuto la Palestina a giugno del 2024, anticipando di un anno gli annunci di questi giorni di diversi governi europei. Due settimane fa aveva inoltre vietato l’accesso al paese ai ministri israeliani di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, come hanno fatto in seguito i Paesi Bassi. Golob ha detto che il suo paese si è mosso da solo perché deluso dall’inazione dell’Unione, dovuta secondo lui a «disaccordi interni e divisioni». Questa settimana la Commissione Europea aveva proposto di sospendere parzialmente l’accordo di cooperazione con Israele, ma gli stati membri non si sono messi d’accordo (è stata decisiva l’opposizione della Germania).

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